Israele bombarda postazioni hezbollah in libano. Raid e incursioni di terra a gaza
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di Francesco Battistini, inviato, Davide Frattini, corrispondente, Paolo Foschi e Redazione Online Le ultime news di venerdì 13 ottobre sulla guerra tra Israele e Hama Questa diretta è stata
chiusa: trovate qui il nuovo articolo con tutte le notizie sulla guerra tra Israele e Hamas, in diretta • Cosa è successo oggi. A Gaza migliaia di civili in fuga verso sud • Hamas:
«Preparavamo l’attacco da due anni» • L’Egitto: «Il valico di Rafah non è chiuso, è inagibile a causa dei raid di Israele» • Netanyahu riunisce il gabinetto di guerra: «Definire gli
obiettivi dell’incursione di terra» Ore 03:28 - Migliaia di palestinesi a Gaza fuggono verso sud Si stima che decine di migliaia di persone a Gaza siano fuggite verso sud dopo che Israele ha
dato ai palestinesi un preavviso di 24 ore per evacuare dal nord della Striscia prima della annunciata offensiva di terra: lo dice l’ufficio umanitario delle Nazioni Unite Ocha. Prima
dell’ordine di evacuazione, più di 400mila palestinesi erano stati sfollati interni a causa della guerra, ha affermato l’Ocha sul suo sito web. Ore 02:47 - Media palestinesi: sono numerose
le vittime dei raid israeliani su Gaza Si registrano «numerose vittime» nei raid israeliani delle ultime ore sulla Striscia di Gaza, con la costa «presa di mira dal fuoco delle navi». Lo
riferiscono i media palestinesi in Cisgiordania. Ore 02:27 - Israele bombarda postazioni Hezbollah in Libano L’Esercito israeliano (Idf) sta bombardando postazioni di Hezbollah in Libano
dopo l’abbattimento di due velivoli non identificati su Haifa partiti dalla terra dei cedri. Lo riferisce Hareetz. Intanto continuano i bombardamenti sulla Striscia di Gaza come mostrano le
dirette tv. Ore 01:49 - Gaza: appello corale di pace di 12 organizzazioni umanitarie «Esortiamo i leader mondiali a chiedere al governo di Israele di revocare immediatamente il suo ordine.
Che tutte le parti accettino un’immediata cessazione delle ostilità e dell’uso di armi esplosive nelle aree popolate, oltre che dell’attacco ai civili, alle sedi inviolabili delle Nazioni
Unite, alle scuole e agli ospedali in cui si rifugiano i civili. Ancora: facilitare la fornitura di aiuti essenziali e salvavita, compresi cibo, acqua, forniture mediche e cure e l’accesso
del personale umanitario a Gaza, facilitare immediatamente l’evacuazione medica dei bambini e delle famiglie che lo richiedono in Egitto, Cisgiordania o Israele, garantire il rilascio
immediato e incondizionato di tutte le persone private della libertà, in particolare dei bambini, delle donne incinte, dei feriti e dei malati tenuti prigionieri dai gruppi armati a Gaza».
«Il governo israeliano ha l’obbligo, ai sensi del diritto umanitario internazionale, di fornire un rifugio sicuro e assistenza umanitaria ai civili sfollati a causa della sua offensiva, e
tutto questo dovrebbe essere pianificato con cura prima di qualsiasi offensiva». «Esortiamo il Segretario Generale dell’ONU António Guterres e i vertici delle Nazioni Unite a recarsi in
visita d’emergenza nei Territori Palestinesi Occupati e in Israele, nel tentativo di garantire il rispetto del diritto internazionale e di dimostrare solidarietà alle persone colpite e agli
operatori umanitari. Chiediamo ai leader mondiali e a tutti le forze coinvolte sul campo di dare priorità, sopra ogni cosa, a salvare le vite umane. Altrimenti rimarrà per sempre una macchia
indelebile nella coscienza di tutti noi». Ore 01:31 - Inviato russo Onu: Inaccettabile punire tutti i palestinesi «Israele ha il diritto di proteggere i suoi cittadini, ma la sua punizione
collettiva nei confronti dei palestinesi è inaccettabile», ha affermato Vasily Nebenzya, rappresentante permanente russo presso le Nazioni Unite, secondo la Tass. «Israele ha con tutti i
mezzi il diritto di proteggere i propri cittadini. Ribadiamo anche il diritto di Israele a garantire la propria sicurezza. Tuttavia, ci sono due dimensioni inseparabili della tragedia in
corso, e non possiamo evidenziarne una e ignorare l’altra, come bombardamenti indiscriminati delle aree residenziali di Gaza, privando questo territorio di acqua ed elettricità», ha detto ai
giornalisti dopo una riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull’attuale escalation del conflitto israelo-palestinese. «Ci sono vite umane che contano di
più. Anche le azioni di punizione collettiva di Israele nei confronti dei cittadini di Gaza, così come la sua richiesta di evacuare più di un milione di civili in 24 ore e di concentrarli in
un ghetto di fatto nel sud del settore, sono inaccettabili e può portare a conseguenze catastrofiche irreversibili a livello regionale e globale», ha sottolineato l’inviato russo all’ONU.
Ore 01:27 - Il segretario Blinken condivide le preoccupazioni con il cardinale Parolin Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha parlato con il segretario di Stato della Santa Sede,
cardinale Parolin. Lo riporta Haaretz. I due hanno discusso delle «preoccupazioni condivise sugli orribili attacchi terroristici di Hamas contro Israele e sulla necessità di aiutare e
proteggere i più vulnerabili». Il segretario Blinken ha ringraziato il cardinale Parolin «per la forte dichiarazione del Papa a sostegno di Israele». Ore 01:18 - Violente esplosioni a Gaza
Violente esplosioni nella città di Gaza, dopo ore di martellamento delle forze israeliane nella Striscia. Lo mostrano le immagini in diretta dei media internazionali, confermate da testimoni
e dall’agenzia palestinese Maan. Ore 01:09 - La Spagna prepara l’evacuazione dei suoi cittadini da Gaza La Spagna sta preparando l’evacuazione dei suoi cittadini dalla Striscia di Gaza
attraverso il valico di frontiera con l’Egitto, dopo aver negoziato con Israele e il Cairo. «Riceviamo un comunicato dal consolato spagnolo a Gerusalemme che ci informa che sono in corso
trattative tra Spagna, Egitto e Israele, che ci permetteranno di lasciare Gaza attraverso Rafah, l’unico posto di frontiera nella Striscia non controllato da Israele», ha detto il
coordinatore della comunità spagnola a Gaza, Salah al Sousi, si stima che attualmente nella striscia ci siano poco più di 250 persone di nazionalità spagnola. Ore 00:26 - Manifestazione a
Times Square, per polizia non ci sono minacce Numerosi manifestanti filo palestinesi si sono nuovamente fronteggiati a Times Square con quelli pro Israele, nel giorno in cui Khaled Meshaal,
ex leader di Hamas, ha chiesto ai musulmani un giorno globale di jihad. La polizia di New York ha ribadito che non ci sono credibili minacce ma ha alzato il livello di allerta. A Times
Square numericamente sembrano prevalere i filo palestinesi, con cartelli e slogan tipo «La resistenza è giustificata quando la gente è colonizzata», «libereremo la Palestina nella nostra
vita», «Liberare tutti i palestinesi prigionieri politici», «stop a tutti gli aiuti Usa all’apartheid di Israele». Ore 00:07 - La Russia chiede all'Onu il cessate il fuoco immediato a
Gaza La Russia ha presentato una risoluzione al Consiglio di sicurezza Onu in cui chiede il «cessate il fuoco immediato a Gaza». Lo riferisce la Tass. Ore 23:54 - Atterrato a Parigi il
secondo voli di rimpatrio per cittadini francesi Un secondo volo di rimpatrio dei francesi da Israele, organizzato dal ministero degli Esteri, è atterrato questa sera all'aeroporto
Roissy-Charles-de-Gaulle di Parigi. Lo ha detto all'Afp una fonte aeroportuale. Partito da Tel Aviv intorno alle 17:30, l'Airbus A350-900 appositamente noleggiato dell'Air
France è atterrato alle 23:09 dopo uno scalo tecnico ad Atene lungo il percorso, secondo il sito web di Aéroports de Paris. A bordo c'erano più di 300 passeggeri che viaggiavano
gratuitamente, secondo una fonte aeroportuale. La compagnia aerea Air France ha sospeso per una settimana i collegamenti commerciali regolari tra Francia e Israele a causa della guerra
scatenata da un sanguinoso attacco sferrato da Hamas. Altre compagnie aeree, tuttavia, mantengono i loro collegamenti e ogni giorno vengono offerti diversi voli commerciali diretti tra i due
paesi, a volte a prezzi elevati. Il primo volo di rimpatrio è arrivato ieri sera a Parigi con a bordo 377 passeggeri francesi, in maggioranza anziani o «vulnerabili», secondo il Quai
d'Orsay. Ore 23:45 - Tre razzi cadono sulla città israeliana di Sderot: nessuna vittima Sono tre i razzi caduti sulla città israeliana di Sderot al confine con la Striscia di Gaza dopo
l'allarme antimissile risuonato nell'area. Uno dei tre razzi, riferisce Hareetz, ha colpito una casa ma senza fare vittime. Ore 23:44 - Consigliera di New York si presenta a un
raduno filo palestinese con un'arma, incriminata Una consigliera repubblicana del Comune di New York, Inna Vernkikov, di origine ucraina, è stata incriminata per possesso illegale di
un'arma da fuoco dopo aver partecipato con una pistola alla cintura ad una manifestazione filo palestinese a Brooklyn che lei contestava. Sui social denunciava in particolare il
«sostegno ad Hamas» e la volontà di «importare, proprio qui a New York, il terrore che soffre oggi il popolo di Israele». L'Empire State consente di portare le armi, ma il loro possesso
in luoghi pubblici è regolamentato. La consigliera ha dovuto anche restituire la sua Smith & Wesson, nera 9 mm, oltre alla licenza. Ore 23:38 - Netanyahu, il Paese gli volta le spalle:
«Dopo la guerra vada a casa» (di Davide Frattini, inviato) Le 6.29. Non un giorno prima, non un minuto dopo. Mentre un ministro — l’unico per ora — ammette che «questo governo sarà ritenuto
responsabile, al potere c’eravamo noi». Mentre Herzi Halevi, il capo di stato maggiore, si scusa davanti a tutta la nazione («sabato mattina abbiamo mancato al nostro dovere di proteggere lo
Stato e i suoi cittadini»), l’ufficio del premier emette un comunicato per precisare che Benjamin Netanyahu è stato chiamato solo all’alba del sabato d’orrore, a invasione iniziata, non è
mai stato informato del confronto fra capi dell’intelligence venerdì sera, causato — rivelano i giornali locali — da movimenti sospetti dei paramilitari di Hamas dentro Gaza , della
decisione presa dai servizi segreti di rinforzare il sud con un’unità d’intervento rapido anti-terrorismo, di riparlarne la mattina dopo. Troppo tardi. Leggi qui l'articolo completo Ore
23:31 - L’ultimatum di Israele e la fuga dal Nord di Gaza: «Entro 24 ore lasciate le vostre case» (di Francesco Battistini, inviato) «Loro a Gaza stanno già entrando. Noi a Gerusalemme
sappiamo solo pregare. E gridare. E maledire». Appoggiato alla soglia del suo Zorba Market, proprio all’angolo fra la Via Dolorosa e la Spianata delle Moschee, il droghiere Ala Zorba è da 38
anni il termometro della rabbia. Mezzo arabo, mezzo greco. Ha visto due intifade, tutt’e sette le guerre di Gaza, infiniti accoltellamenti, sassaiole, kamikaze, lacrimogeni, manganellate. E
ogni venerdì sa se alzare o abbassare la saracinesca, all’uscita della preghiera, a seconda dell’aria che tira. Leggi qui l'articolo completo Ore 23:27 - «Domani possibile apertura del
varco di Rafah per consentire l'uscita di 300 cittadini europei» Il valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza potrebbe essere aperto domani per alcune ore per consentire l'uscita
di circa 300 cittadini dell'Unione Europea che si troverebbero nella Striscia. È quanto avrebbe ipotizzato l'intelligence egiziana in alcuni report inviati agli omologhi di diversi
paesi europei. Secondo le fonti, le autorità del Cairo potrebbero autorizzare l'apertura per circa 5 ore a partire dalle 12, anche se una decisione definitiva verrà presa solo nelle
prossime ore. Ore 23:10 - Guterres: «L'ordine di evacuazione a Gaza è pericoloso e impossibile» Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres ha detto che l'ordine
di evacuazione dell'esercito israeliano per Gaza è «estremamente pericoloso, e in alcuni casi, semplicemente impossibile». Lo riferisce il Guardian. Ore 23:10 - Israele, sirene
antimissile lungo il confine con Gaza Sirene antimissile risuonano nelle aree israeliane lungo il confine della Striscia di Gaza. Lo riferisce Hareetz. Ore 23:09 - Anche Kuwait ed Egitto
rifiutano in modo tassativo l'evacuazione di Gaza Il Kuwait e l'Egitto, dopo l'Arabia Saudita, rifiutano «categoricamente» le richieste di Israele di sfollare i palestinesi da
Gaza. Lo riporta su X il Jerusalem Post. Ore 22:40 - Amnesty: «Israele annulli l'ordine di evacuazione» Secondo Amnesty International l'ordine dell'esercito israeliano alla
popolazione civile del nord di Gaza e di Gaza City di «evacuare» verso il sud della Striscia di Gaza «non può essere considerato un avvertimento valido e rappresenta uno sfollamento forzato
di una popolazione civile, dunque una violazione del diritto internazionale umanitario. L'annuncio iniziale ha stabilito un termine di 24 ore per il trasferimento delle persone dal nord
di Gaza «per motivi di sicurezza e protezione»: una richiesta impraticabile, che persino il portavoce dell'esercito israeliano ha riconosciuto essere impossibile da attuare in un solo
giorno. Indipendentemente dall'arco temporale, Israele non può considerare il nord di Gaza come una zona in cui si può aprire il fuoco sulla base di quest'ordine. Le forze
israeliane sono obbligate a prendere tutte le precauzioni possibili per minimizzare il danno ai civili, in qualunque luogo della Striscia di Gaza». «Con questo ordine, le forze israeliane
stanno avviando lo sfollamento forzato di più di un milione e 100.000 persone da Gaza City e da tutta la parte settentrionale della Striscia di Gaza. Quest'ordine ha seminato il terrore
tra la popolazione e ha costretto migliaia di palestinesi sfollati a dormire in strada, senza alcuna certezza su dove cercare rifugio, nel mezzo di una campagna implacabile di bombardamenti
da parte di Israele e di una punizione collettiva spietata». Ore 22:22 - L'Arabia Saudita rifiuta «categoricamente» l'evacuazione di Gaza L'Arabia Saudita ha annunciato oggi
che respinge «categoricamente» qualsiasi spostamento della popolazione di Gaza, condannando il bombardamento dei «civili indifesi». Riad «dichiara il suo categorico rifiuto alle richieste di
sfollamento forzato della popolazione palestinese da Gaza e condanna il continuo bombardamento dei civili indifesi» in questo territorio, ha affermato in un comunicato il ministero degli
Esteri saudita. Ore 22:12 - «Esercitazioni di Hamas in piena vista, pubblicato il video di un attacco simulato settimane prima del raid» Un video di propaganda di due minuti prodotto con
grande maestria e pubblicato sui social media da Hamas il 12 settembre, mostra i combattenti che utilizzano esplosivi per sfondare una replica del cancello di confine, avanzare su pick-up e
quindi muoversi edificio per edificio attraverso una ricostruzione a dimensione naturale di una città israeliana, sparando a bersagli di carta raffiguranti figure umane. È quanto riporta
Lapresse. Ore 22:00 - Biden: «Gli Usa vogliono affrontare con urgenza la cirsi umanitaria a Gaza» Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato di voler affrontare con urgenza la
crisi umanitaria a Gaza, aggiungendo di essere impegnato a ottenere il ritorno degli americani presi in ostaggio. "I nostri team sono al lavoro nella regione - anche comunicando
direttamente con i governi di Israele, Egitto, Giordania e altre nazioni arabe e con le Nazioni Unite - per aumentare il sostegno", ha dichiarato Biden ai giornalisti durante il tour di
un terminal marittimo a Philadelphia. Ore 21:57 - Guterres: «Subito un accesso a Gaza per le organizzazioni umanitarie» «Abbiamo bisogno di un accesso umanitario immediato in tutta la
Striscia di Gaza, in modo da poter fornire carburante, cibo e acqua a tutti coloro che ne hanno bisogno: lo ha detto alla stampa il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres,
rimarcando che "anche le guerre hanno delle regole". «Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato e i civili devono essere protetti e non devono mai essere usati
come scudi», ha spiegato Guterres, aggiungendo che «è fondamentale che tutte le parti - e coloro che esercitano influenza su di esse - facciano tutto il possibile» perché questo avvenga.
Guterres ha quindi fatto sapere di essere «in costante contatto con i leader della regione, concentrando l'attenzione sulle modalità per ridurre la sofferenza e prevenire
un'ulteriore pericolosa escalation in Cisgiordania o altrove nella regione, soprattutto nel sud del Libano», definendo «molto preoccupante lo scontro a fuoco lungo la Blue Line». Ore
21:47 - Sale a 1900 il numero dei morti a Gaza Sale a 1900 morti il bilancio delle vittime a Gaza, cifra che include 614 bambini. Lo riferiscono fonti ministeriali palestinesi. Ore 21:47 -
Medici senza frontiere: Israele posticipa alle 6 l'evacuzione dell'ospedale di Gaza» «Le forze israeliane hanno ora rinviato la richiesta di evacuazione dell'ospedale Al Awda
nella Striscia di Gaza fino alle 6 del mattino», le ore 5 italiane. «L'evacuazione dei pazienti resta complicata». Lo scrive Medici Senza Frontiere in un aggiornamento su X. Ore 21:28 -
La figlia di Amos Oz: «Mio padre descrisse i nazisti e io non vedo differenze» (di Fania Oz Salzberger) Un proiettile nel collo, accolta nel pronto soccorso di un ospedale affollatissimo
nel sud di Israele, una giovane e fortunata superstite ha raccontato ai familiari la storia seguente: quando i razzi di Gaza hanno colpito la foresta di Re’im alle prime ore di quel
maledetto sabato 7 ottobre 2023, i ragazzi che affollavano il festival sono fuggiti in cerca di riparo. Assieme ad alcune amiche, la ragazza si è riparata in un grosso cassonetto dei
rifiuti. Il fiato sospeso, hanno sentito il crepitio delle mitragliatrici seguite da espressioni di giubilo in arabo. Hanno sentito i compagni che tentavano di fuggire, urlando, mentre
venivano massacrati a decine. Per diverse ore le ragazze sono rimaste acquattate, tremanti, mute, mentre la strage proseguiva, senza nessun intervento da parte dell’esercito israeliano. I
poliziotti che vigilavano sul festival erano stati trucidati anch’essi. In quel momento, una delle ragazze nel nascondiglio ha provocato per sbaglio un rumore. All’istante, sono state
circondate dai sicari di Hamas. (...) Leggi qui l'articolo completo Ore 21:27 - L'opposizione contro Netanyahu: «Allarma inutilmente» Il centrista Yair Lapid, all'opposizione,
si scaglia contro il primo ministro Benjamin Netanyahu dopo il suo discorso in prima serata. «Non è accettabile che il primo ministro israeliano mandi nel panico un intero Paese in attesa
della sua dichiarazione venerdì sera (durante lo shabbat ndr.) in un momento di emergenza e poi non dica nulla di nuovo nemmeno sulle famiglie dei rapiti, né sul fronte settentrionale, né
sull'evacuazione», twitta Lapid. «Tali dichiarazioni non devono essere fatte da un primo ministro a meno che non abbia nuove informazioni da fornire al suo popolo e al Paese», aggiunge.
Ore 21:15 - Guteress: «Bisogna proteggere i civili, non siano usati come scudi» «Anche le guerre hanno delle regole». Lo ha affermato oggi il segretario generale dell'Onu Antonio
Guterres davanti al Consiglio di sicurezza sulla situazione in Israele e Gaza, chiedendo la protezione dei civili che non devono nemmeno essere «usati come scudi». «La situazione a Gaza ha
raggiunto un livello pericoloso», ha detto ai giornalisti Guterres, descrivendo un «sistema sanitario sull'orlo del collasso», con «obitori sopraffatti» di cadaveri e «una crisi idrica»
nell'enclave palestinese sotto assedio. Ore 21:15 - Sirene a Tel Aviv per razzi da Gaza Riecheggiano questa sera le sirene a Tel Aviv per il lancio di razzi da Gaza, in coincidenza con
l'inizio dello shabbat. Ore 20:54 - Mosca: «Restiamo in contatto con tutti, abbiamo accesso alla leadership di Hamas» Mosca continua i colloqui con Hamas per risolvere la situazione in
Medio Oriente. Lo ha detto il ministero degli Esteri russo, riferisce la Cnn online. «Siamo in contatto con tutti», ha detto ai giornalisti il vice ministro degli Esteri russo Mikhail
Bogdanov. «Abbiamo anche accesso alla leadership di Hamas». Il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza deve essere risolto «con molta attenzione e scrupolosità», ha aggiunto e ha
annunciato che rappresentanti russi intendono visitare il Medio Oriente come parte dei loro sforzi per risolvere la crisi. Bogdanov ha anche definito la richiesta israeliana di evacuazione
dei civili dal nord di Gaza una «violazione dei diritti umani». «Questa non è un'evacuazione, è uno sfratto dalle loro abitazioni, dai luoghi dove hanno vissuto tutta la loro vita», ha
detto Bogdanov. Il funzionario russo ha anche affermato che Mosca si oppone all'«occupazione israeliana» della Striscia di Gaza nel caso di una possibile operazione di terra israeliana.
Ore 20:46 - IL PUNTO DEL CORRIERE | Breve storia del conflitto israelo-palestinese (1: la Palestina ottomana e le origini del sionismo) (di Gianluca Mercuri) La storia di questa guerra dei
cent’anni — più di cent’anni, ormai — è la storia dei due rispettivi nazionalismi. Due movimenti, il nazionalismo ebraico e quello palestinese, che hanno in comune solo due tratti, ma
fondamentali: l’essere nati in contrapposizione al nemico, e grazie a quel confronto aver trovato o ri-trovato la propria identità nazionale; e il lottare per la stessa terra, una contesa
fisica e politico-ideologica priva, alla sua esplosione, di connotazioni religiose. La contesa religiosa si è aggiunta negli ultimi decenni e ha inquinato uno scontro già aspro. Ma anche
adesso, in questi giorni drammatici di nuove stragi e nuovi annunciati esodi, quello scontro resta essenzialmente un conflitto tra due nazionalismi per il controllo della stessa terra. Che
quella terra sia troppe volte santa, cara cioè alle tre grandi religioni monoteiste, è una tragica complicazione in più che insanguina ulteriormente una disputa infinita e tende a oscurarne
la vera radice. Come ogni radice, anche questa sta nella terra. (...) Leggi qui l'articolo completo Ore 20:43 - Darmanin: «Quanto accaduto oggi in Francia ha un legame con ciò che
avviene in Medio Oriente» Il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, ha assicurato oggi - al telegiornale di TF1 - che c'è «un indubbio legame» fra l'attentato di
oggi costato la vita ad un professore di Arras e la situazione in Medio Oriente. «Secondo le nostre informazioni - ha detto Darmanin - c'è purtroppo un legame fra quanto accaduto senza
dubbio in Medio Oriente». Darmanin ha precisato che «da sabato e dai massacri in Israele, abbiamo arrestato 12 persone pronte a passare all'azione» in Francia. Quanto alla decisione di
alzare il livello di allerta ad «emergenza attentati», Darmanin ha spiegato che «non c'è una minaccia identificata. Si passa in allerta emergenza per dire a tutte le istituzioni di fare
attenzione. Di fronte ai radicalizzati, la nostra mano non tremerà, dovremo essere ancora più decisi, ce lo ha chiesto il presidente della Repubblica». Ore 20:37 - Il presidente israeliano
alla nazione: «I nostri nemici hanno appena iniziato a pagare il prezzo del massacro» «Porteremo avanti questa guerra per sradicare Hamas e raggiungeremo la vittoria. Ci vorrà del tempo, ma
arriveremo alla fine di questa guerra più forti che mai». Così Netanyahu nel suo discorso alla nazione.. «I nostri nemici hanno appena iniziato a pagare il prezzo» del massacro effettuato da
Hamas, «è solo l'inizio», ha aggiunto Netanyahu. Il premier israeliano ha quindi affermato che «stiamo ricevendo grande sostegno internazionale» e ha ricordato i suoi colloqui con il
presidente americano Joe «Biden e altri leader del mondo», oltre che l'incontro con il Segretario di Stato Antony Blinken in Israele. Ore 20:28 - Netanyahu avverte: «Stiamo colpendo
Hamas, ma questo è solo l'inizio» «Distruggeremo Hamas - ha detto il presidente israeliano in conferenza stampa - ma ci vorrà tempo. Stiamo colpendo i nostri nemici con una forza senza
precedenti». Netanyahu ha parlato a riposo sabbatico iniziato. Ore 20:27 - Netanyahu in diretta parla alla nazione Ore 20:26 - «007 Usa ammonirono su possibile violenze a vigilia blitz
Hamas» La comunità degli 007 Usa ha prodotto almeno due valutazioni, basate in parte sull'intelligence fornita da Israele, che avvisavano l'amministrazione Biden di un aumento del
rischio di conflitto israelo-palestinese nelle settimane precedenti l'attacco di Hamas in Israele. Lo riporta la Cnn. Un aggiornamento del 28 settembre avvertiva, sulla base di
molteplici flussi di informazioni di intelligence, che il gruppo terroristico Hamas era pronto a intensificare gli attacchi missilistici lungo il confine. Un cablo della Cia del 5 ottobre
invece metteva in guardia in generale sulla crescente possibilità di violenza da parte di Hamas. Poi, il 6 ottobre, il giorno prima dell'attacco, funzionari statunitensi hanno fatto
circolare rapporti provenienti da Israele che indicavano attività insolite di Hamas. Indicazioni che ora sono chiare: un attacco era imminente. Nessuna delle valutazioni americane ha fornito
dettagli tattici o indicazioni sulla portata travolgente e l'assoluta brutalità dell'operazione condotta da Hamas il 7 ottobre, precisano le fonti. Non è chiaro se qualcuna di
queste valutazioni statunitensi sia stata condivisa con Israele, che in genere fornisce gran parte dell'intelligence su cui gli Stati Uniti basano i propri rapporti. Ore 20:20 - Hamas
diffonde un video con bambini in ostaggio, ma l'autenticità delle immagini non è verificabile Hamas ha pubblicato un video - la cui autenticità non è verificabile - in cui si mostrano i
miliziani armati con in braccio diversi bambini israeliani in ostaggio, mentre un neonato viene cullato in una carrozzina. L'organizzazione sostiene di aver girato le immagini in un
kibbutz nel primo giorno dell'assalto. Nelle ultime ore il presidente israeliano Netanyahu aveva mostrato le foto dei bambini massacrati nei kibbutz. Il premier aveva fatto vedere le
foto ad Antony Blinken durante l'incontro con il Segretario di Stato Usa: «Queste sono le foto di bimbi uccisi e bruciati dai mostri di Hamas. Hamas è inumano. Hamas è l’Isis». Ore
20:17 - Medici Senza Frontiere: «Israele ha dato due ore di tempo per evacuare l'ospedale Al Awda» «Israele ha concesso all'ospedale Al Awda», nella Striscia di Gaza, «solo due ore
per evacuare. Il nostro personale sta ancora curando i pazienti. Condanniamo inequivocabilmente questa azione, il continuo spargimento di sangue indiscriminato e gli attacchi
all'assistenza sanitaria a Gaza. Stiamo cercando di proteggere il nostro personale e i nostri pazienti». Lo denuncia Medici Senza Frontiere in un messaggio su X. > #GAZA > Le
autorità israeliane hanno concesso al personale dell?ospedale di > Al Awda, dove lavoriamo, solo due ore per l'evacuazione. > Stiamo ancora curando i pazienti. > —
MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) October 13, 2023 Ore 20:15 - Troupe dell'Arabic Service della Bbc trattenuta dalla polizia israeliana Una troupe di giornalisti dell'Arabic
Service della Bbc è stata aggredita e trattenuta temporaneamente oggi da poliziotti israeliani a un posto di blocco a Tel Aviv mentre rientrava in hotel dopo aver registrato un reportage. Lo
denuncia la stessa emittente britannica, precisando che i reporter si erano qualificati come tali, mostrando anche le loro press card, ma sono stati ugualmente maltrattati dagli agenti, in
un clima di grande nervosismo alimentato dall'attuale situazione di conflitto seguita all'attacco devastante di Hamas del fine settimana scorso. Protagonisti della disavventura i
giornalisti Muhannad Tutunji e Haitham Abudiab e due loro collaboratori. Erano tutti a bordo di un suv, marcato con la scritta TV in rosso, quando sono stati fermati. I poliziotti li hanno
poi trascinati a viva forza fuori dal veicolo, spintonati e sbattuti contro un muro prima di procedere a una perquisizione dell'auto e del loro materiale. Tutunji è stato anche
afferrato per il collo quando ha cercato di filmare la scena con il suo telefonino, che è stato scaraventato per terra e danneggiato. I giornalisti della Bbc, dopo il rilascio, si sono
rivolti ai responsabili polizia di Tel Aviv per chiedere spiegazioni, ma finora non ne hanno avute. Mentre una portavoce del servizio pubblico del Regno ha protestato per l'accaduto
sottolineando come il suv fosse «chiaramente marcato» con le insegne di riconoscimento dei media e rivendicando ai «giornalisti il diritto d'informare liberamente sul conflitto in corso
fra Israele e Gaza». Ore 20:01 - Giordania: «Con escalation guerra intera regione sarà inghiottita» La Giordania è «estremamente preoccupata» per l'espansione del conflitto in Israele.
Lo afferma il ministro degli Esteri, Ayman Safadi, alla Cnn ribadendo che Amman sta lavorando 24 ore su 24 per allentare l'escalation e impedire che il conflitto si estenda alla
Cisgiordania e al Libano e questo resta «la nostra priorità». «Se il livello di violenza e di guerra a cui assistiamo si diffonderà in quei territori, l'intera regione verrà
inghiottita. La reazione popolare sarà più aggressiva», ha detto Safadi. Ore 19:56 - «Tutti i cristiani di Gaza rifugiati nella parrocchia» «Abbiamo lasciato la scuola e siamo venute a stare
nella parrocchia della Sacra Famiglia. Qui forse siamo più al sicuro. Tutti i cristiani di Gaza praticamente hanno trovato rifugio qui»: lo ha detto al Sir suor Nabila Saleh, preside della
scuola delle Rosary's Sisters, la più grande della Striscia. La decisione di abbandonare la scuola è arrivata poco fa dopo che Israele ha lanciato l'ultimatum agli abitanti di Gaza
City di lasciare la città entro 24 ore per motivi di sicurezza. Alcuni degli sfollati ospitati nella scuola si sono spostati invece verso il valico di Rafah «ancora chiuso». Ore 19:52 -
Raid su vasta scala di Israele nella Striscia di Gaza Le Forze di difesa israeliane stanno conducendo raid su vasta scala su obiettivi terroristici appartenenti ad Hamas nella Striscia di
Gaza. Lo rende noto l'Idf sul proprio canale Telegram. Ore 19:48 - Sale a 15 il numero dei morti francesi in Israele La ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, ha annunciato
stasera che sale a 15 il numero delle vittime francesi negli attacchi di Hamas contro Israele. «Oggi - ha detto la Colonna intervistata in tv - devo annunciarvi che una quindicesima persona
è morta. Abbiamo anche dei dispersi e forse degli ostaggi», ha aggiunto. Ore 19:38 - Mosca: «Israele ha violato la sovranità della Siria colpendo gli aeroporti di Aleppo e Damasco» Il
ministero degli Esteri russo ha accusato Israele di aver colpito l'aeroporto di Damasco e quello di Aleppo in Siria. Si tratta di «una flagrante violazione della sovranità della Siria e
dei principi fondamentali del diritto internazionale», ha affermato il ministero degli Esteri russo in una nota. Nel testo si precisa che ieri Israele ha condotto attacchi in Siria che
hanno causato danni alle piste degli aeroporti internazionali di Damasco e Aleppo. I raid hanno costretto gli aeroporti a sospendere le loro operazioni. Ore 19:38 - «Riad congela
l'accordo con Israele» L'Arabia Saudita sta congelando i piani sostenuti dagli Stati Uniti per normalizzare i legami con Israele. Lo hanno detto due fonti vicine al pensiero di
Riad alla Reuters, segnalando un rapido ripensamento delle priorità del Regno in politica estera, mentre la guerra si intensifica tra Israele e Hamas. Lo si legge sul sito dell'agenzia
di stampa. Secondo quanto riferito, il conflitto ha anche spinto Riad a impegnarsi con l'Iran: il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha infatti ricevuto la sua prima
telefonata dal presidente iraniano Ebrahim Raisi, mentre il Regno cerca di prevenire un'ondata di violenza nella regione. Le due fonti hanno detto a Reuters che ci sarebbe stato un
rinvio nei colloqui sostenuti dagli Stati Uniti sulla normalizzazione con Israele, un passo fondamentale per Riad per assicurarsi un patto di difesa con gli Stati Uniti. Fino a quando Hamas,
sostenuto dall'Iran, non ha scatenato una guerra il 7 ottobre contro Israele, sia i leader israeliani che quelli sauditi avevano affermato che si stavano muovendo costantemente verso
un accordo che avrebbe potuto rimodellare il Medio Oriente. L'Arabia Saudita fino all'ultimo conflitto aveva indicato che non avrebbe permesso che il suo perseguimento di un patto
di difesa statunitense venisse deragliato, anche se Israele non avesse offerto concessioni significative ai palestinesi nel loro tentativo di diventare uno Stato, avevano detto in precedenza
alcune fonti. Tuttavia, un approccio che dovesse mettere da parte i palestinesi ora rischierebbe di scatenare la rabbia degli arabi nella regione, sottolinea Reuters sul sito. Una prima
fonte che ha familiarità con il pensiero saudita ha detto che i colloqui con Israele non possono continuare per ora, e che la questione delle concessioni israeliane per i palestinesi dovrà
essere una priorità maggiore quando le discussioni riprenderanno - commento che indica che Riad non ha abbandonato l'idea. Il governo saudita non ha risposto alle richieste di commento.
Ore 19:37 - Hamas accusa: «Bombe sugli sfollati in fuga» «Almeno 70 morti e 200 feriti»: è il bilancio del «bombardamento di Israele sugli sfollati che con auto e camion si spostavano verso
il sud di Gaza». È quanto riporta l'agenzia palestinese Maan citando il ministero dell'Interno di Gaza. «Quattro bombe sono finite sugli sfollati lungo l'arteria stradale di
Salah al-Din», precisa l'agenzia. Ore 19:15 - Rappresentante Unicef: «A Gaza situazione drammatica e terribile» «La situazione nella Striscia di Gaza è terribile, è molto drammatica: un
milione di persone che vive a nord di Gaza, dopo il sesto giorno di bombardamento, si sta muovendo a gruppi, alcuni con mezzi di soccorso, alcuni a piedi, su delle infrastrutture ormai
completamente in ginocchio. Ci sono danni immensi, non ho mai visto una distruzione di questo tipo». Lo dice all’ANSA Lucia Elmi, la rappresentante speciale Unicef per lo Stato della
Palestina che da tre anni e mezzo si trova a Gerusalemme, andando sulla Striscia di Gaza ogni 15 giorni, dove operano 35 persone dell’Unicef per lo più Palestinesi «Ho passato tutta la notte
in piedi a parlare con tutti i miei colleghi per cercare di aiutarli per trovare il modo di spostarsi al sud - racconta all’ANSA - non solo i nostri colleghi, ma i loro bambini, le loro
famiglie, le loro madri. Sette ore al telefono per cercarli di aiutarli uno per uno». «Sappiamo che - ha aggiunto - centinaia e centinaia di bambini sono morti. Non abbiamo ancora i numeri
dei bambini israeliani morti, fino a ieri eravamo a 500 bambini palestinesi morti. Debbono cessare le ostilità immediatamente, far sì che tutti i bambini palestinesi e israeliani siano
protetti». Per l’esponente dell’Unicef, «bisogna creare dei corridoi umanitari, qualsiasi accesso deve essere aperto e fare in modo che gli aiuti umanitari riescano ad entrare. Stiamo
parlando di acqua. Al momento a Gaza l’unica centrale di desalinizzazione che funziona, anche se a ore molto limitate, è quella che è stata costruita dall’Unicef. E siamo riusciti con il
materiale che avevamo posizionato in precedenza a fornire acqua a 75mila persone, che è una goccia in un mare infinito. Siamo riusciti anche a distribuire i medicinali per 1600 persone, ma
sono davvero delle quantità molte piccole. Le priorità sono: l’acqua, l’assistentenza medica d’urgenza, la protezione della prima infanzia e il supporto psicologico per i più piccoli. È
assurdo pensare che in questo momento per un bambino a Gaza non c’è nessun posto dove andare o dove riesciure a trovare rifugio». Ore 18:50 - Esercito Israele: «Drone colpisce obiettivi
Hezbollah in Libano» Un drone delle Forze di difesa israeliane sta colpendo obiettivi terroristici appartenenti all’organizzazione terroristica Hezbollah in Libano. Lo riferisce l’Idf sul
proprio canale Telegram. Ore 18:38 - Usa: «Primo volo con americani partito da Israele» Il primo volo charter con americani a bordo è partito da Israele ed è diretto in Europa. Lo ha
annunciato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con la stampa. Ore 18:28 - Il reporter ucciso nel sud del Libano lavorava per Reuters Il
giornalista rimasto ucciso nell’attacco nel sud del libano è Issam Abdallah, un fotoreporter libanese che lavorava per la Reuters. Lo riporta Al Manar, la tv degli Hezbollah. I tre feriti
sono invece - secondo la stessa fonte - due giornalisti libanesi di Al Jazeera e uno che lavorava per l’Afp. Ore 18:19 - Forze della Difesa israeliana: «Truppe fanteria e carri armati
entrati a Gaza per `raid mirati´» Le Forze della Difesa israeliana sono entrate nella Striscia di Gaza con truppe di fanteria e carri armati per condurre «raid localizzati» finalizzati a
liberare la zona dai terroristi e individuare dove si trovano gli ostaggi. Lo scrive il Times of Israel, precisando che le truppe hanno raccolto vario materiale «che potrebbe aiutare nello
sforzo di localizzare i dispersi». Nell’incursione l’Idf afferma inoltre che sono stati uccisi «un certo numero di terroristi nell’area», inclusa una cellula di Hamas che aveva lanciato
missili anticarro contro Israele. Ore 18:04 - Esercito: «Residenti Gaza si spostino al sud entro le 20» L’esercito israeliano in lingua araba Avichay Adraee ha detto che i palestinesi hanno
tempo fino alle 20.00 (le 19 in Italia) per spostarsi a sud della Striscia. La mossa - secondo i media - indica che l’esercito si sta preparando per una massiccia operazione nel nord della
Striscia. In un primo tempo l’esercito aveva dato 24 ore di tempo ai palestinesi per spostarsi da nord a sud. «Se siete preoccupati per voi e i vostri cari, dovreste andare a sud». Ore 18:01
- Metsola: «Fermare Hamas e lavorare su conseguenze umanitarie» «Il Parlamento europeo ha espresso la più ferma solidarietà al popolo d’Israele. Noi dobbiamo e possiamo stoppare Hamas e
possiamo lavorare assieme sulle conseguenze umanitarie che stiamo affrontando». Lo ha detto la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola incontrando, assieme alla presidente della
Commissione Ursula von der Leyen, il presidente d’Israele Isaac Herzog. «Siamo stati a Kfar Azza, non ci sono parole per descrivere quanto accaduto. Sottoscritto pienamente il richiamo di
Israele a Hamas di rilasciare immediatamente gli ostaggi e smetterle di usare i civili come scudi umani, come spesso ha fatto», ha spiegato von der Leyen. Ore 17:59 - Hezbollah rivendica
attacchi a obiettivi israeliani Hezbollah ha diffuso un comunicato in cui rivendica gli attacchi a quattro siti israeliani. «In risposta agli attacchi israeliani di questo venerdì pomeriggio
nei pressi di alcune città del Libano meridionale - si legge nel comunicato -, i mujaheddin della Resistenza islamica hanno attaccato i seguenti siti israeliani: Al-Abad, Miskvam, Ramia e
Alam». Ore 17:58 - Afp: «Giornalisti feriti durante un bombardamento israeliano» Ore 17:41 - Von der Leyen: «Più atroce attacco a ebrei da Olocausto» «L’ obiettivo» di Hamas «è sradicare la
vita ebraica dalla terra e sono passati all’azione. Questo è l’attacco più atroce contro gli ebrei dai tempi dell’Olocausto. Pensavamo che non sarebbe mai più potuto accadere, eppure è
successo. Di fronte a questa tragedia indicibile, c’è solo una risposta possibile: L’Europa è al fianco di Israele. E Israele ha il diritto di difendersi. Anzi, ha il dovere di difendere il
suo popolo». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Ore 17:20 - Tajani: «Centinaia di tank pronti ad
intervenire a Gaza» «La situazione è molto complicata, è ovvio che c’è una grande concentrazione di truppe israeliane ai confini con la Striscia di Gaza. Ne ho visti tantissimi, centinaia
di carri armati, quindi uomini pronti a intervenire. Ma l’evacuazione è in corso». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Cinque minuti in onda stasera dopo la missione
in Israele di oggi. Ore 17:07 - Nuovo scontro tra Israele e Libano al confine Nuovo scontro tra Libano e Israele. L’esercito israeliano ha annunciato di aver poco fa «identificato colpi dal
territorio libanese verso Israele» e «sta attualmente rispondendo con colpi di artiglieria e di tank verso la fonte dei colpi». Ore 16:45 - Von der Leyen e Metsola nel rifugio per l’allarme
a Tel Aviv La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, quella del parlamento europeo Roberta Metsola e il presidente israeliano Isaac Herzog hanno dovuto interrompere il loro
incontro a Tel Aviv per mettersi al riparo con le loro delegazioni in un rifugio durante l’allarme anti-aereo. Ore 16:35 - La premier palestinese accusa Israele di genocidio a Gaza Il primo
ministro palestinese Mohammed Shtayyeh ha accusato Israele di commettere un «genocidio» nella sua guerra contro Hamas nella Striscia. «Il nostro popolo a Gaza sta subendo un genocidio, Gaza
è diventata un’area disastrata», ha detto Shtayyeh in una conferenza stampa a Ramallah. Ore 16:34 - L’esercito di Israele nega di aver usato fosforo bianco L’esercito israeliano ha respinto
le accuse di aver utilizzato il fosforo bianco nelle sue operazioni militari di questi giorni, definendole «inequivocabilmente false». Lo riferisce al Jazeera. La smentita è arrivata dopo
che Human Rights Watch ha accusato Israele di utilizzare fosforo bianco a Gaza e in Libano, mettendo seriamente a rischio i civili, a seguito di un’analisi dei video del conflitto. Ore 16:28
- Abu Mazen a Blinken: «Pace se diritti ai palestinesi» «La sicurezza e la pace si ottengono riconoscendo al popolo palestinese i suoi diritti legittimi». Lo ha detto il presidente Abu
Mazen incontrando ad Amman il segretario di stato Usa Antony Blinken. Abu Mazen ha ribadito la necessità dell’apertura per corridoi umanitari a Gaza. Ore 16:23 - Razzi da Gaza colpiscono
Rechovot e sud Tel Aviv La salva di razzi lanciata da Gaza contro Israele poco fa ha colpito Rechovot e vicino allo stadio Bloomfiled i Tel Aviv. Lo riferiscono i media secondo cui al
momento non ci sono vittime. Ore 16:19 - L’esercito di Israele colpisce in Libano L’esercito israeliano sta colpendo con l’artiglieria il territorio libanese. Lo ha fatto sapere il portavoce
militare spiegando che l’azione è in risposta «ad un’esplosione alla barriera di sicurezza adiacente la comunità di Hanita», al confine con il Libano. Inoltre, ha aggiunto, è stato attivato
«un allarme riguardante l’infiltrazione di terroristi nella comunità. I soldati dell’Idf stanno attualmente perlustrando l’area». Ore 16:14 - Hamas rivendica il lancio di razzi su Tel Aviv
«Le brigate Al-Qassam bombardano Tel Aviv con un attacco missilistico in risposta ai raid contro i civili» a Gaza. Lo annuncia il canale Telegram del braccio armato di Hamas. Ore 16:12 -
Israele: «In corso sospetta infiltrazione armata dal Libano» Secondo l’esercito israeliano, è in corso una sospetta infiltrazione armata in Israele dal Libano. Lo riporta Sky News.
L’esercito ha avvertito i residenti di Hanita, a 500 metri dal confine e di fronte alla comunità libanese di Aalma El-Chaeb, di rimanere a casa e chiudere porte e finestre. Ore 16:09 -
Sirene a Tel Aviv, esplosioni per i razzi intercettati Sirene di allarme per i razzi lanciati da Gaza stanno risuonando a Tel Aviv e nella zona centrale di Israele. In città si odono le
esplosioni dei missili intercettati dall’Iron Dome. Ore 16:05 - Putin: «Attacco a Israele senza precedenti per brutalità» L’attacco subito da Israele è «senza precedenti, non solo per
dimensioni ma anche per il grado di brutalità». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato da Interfax. Ore 15:59 - Quando nasce Israele | di Paolo Mieli Tutto ha inizio nel
novembre 1947 quando le Nazioni Unite, forse anche per risarcire gli ebrei della Shoah, decidono la nascita di due Stati: uno Stato ebraico, Israele, e uno Stato palestinese. Lo Stato
ebraico nasce il 14 maggio 1948: la storia di Israele raccontata da Paolo Mieli nella nuova rubrica «Le guerre di Israele in 100 secondi». Ore 15:40 - Von der Leyen e Metsola a Kfar Aza:
«Orrore indicibile» «Siamo state a Kfar Aza. Uno degli epicentri delle atrocità commesse da Hamas lo scorso fine settimana. L’orrore di quello che è successo qui è indicibile. Piangiamo con
le famiglie delle vittime». Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su X, postando una foto della visita sul luogo assieme alla presidente del Parlamento
europeo Roberta Metsola. Ore 15:33 - Gaza: «Bilancio delle vittime sale a 1.799, feriti 6.388» È salito a 1.799 vittime palestinesi e 6.388 feriti il bilancio dei bombardamenti israeliani
nella Striscia di Gaza. A riferirlo è il ministero della Salute palestinese citato dai media. Ore 15:30 - Borrell: «Irrealistico chiedere di evacuare Gaza in 24 ore» «È assolutamente
irrealistico che un milione di persone possa spostarsi in 24 ore. Il segretario generale dell’Onu lo ha detto: è bene avvertire, ma l’avviso deve essere realistico per evitare conseguenze
umanitarie devastanti». Lo ha detto l’alto rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell nel corso della conferenza stampa a Pechino con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi.
«L’Ue è stata molto chiara nella condanna degli attacchi di Hamas. Israele ha diritto di difendersi ma in linea con il diritto internazionale. L’Ue ha già detto di essere contro qualsiasi
attacco ai civili», ha ricordato. Ore 15:24 - Cina: «La causa del conflitto è l’ingiustizia contro i palestinesi» Il conflitto tra Hamas e Israele ha dimostrato che la via «per risolvere la
questione palestinese sta nel riprendere i colloqui di pace autentici il più presto possibile e nel realizzare i diritti legittimi della nazione palestinese», risolvendo così
«un’ingiustizia». Lo ha detto il capo della diplomazia cinese Wang Yi in conferenza stampa con l’omologo Ue Josep Borrell. «La Cina invita a dare prova di moderazione, ad allentare le
tensioni quanto prima e a prevenire un’espansione del conflitto», ha aggiunto Wang, per il quale è prioritario garantire la sicurezza dei civili e gli aiuti per «evitare una grave crisi
umanitaria a Gaza». Ore 15:23 - Appello delle Ong italiane: «Fermate l’operazione di terra» «Ci uniamo alla richiesta del segretario generale Onu, al sottosegretario Blinken che si trova in
Medio Oriente, alla presidente Ue Von Der Leyen, la cui visita in Israele è prevista per oggi 13 ottobre, di bloccare l’operazione annunciata da Israele prima che gli scenari prospettati
dagli esponenti del suo Governo, a partire dal primo ministro, diventino realtà» . È l’appello «umanitario urgente» alla Comunità Internazionale, dopo l’avvertimento di evacuazione del Nord
e Centro di Gaza, sottoscritto da Aoi- Cooperazione e Solidarietà Internazionale, Cini-Coordinamento Italiano Ngo Internazionali e Link2007, network che raggruppa 16 tra le più importanti e
storiche ong. «Gli abitanti della Striscia di Gaza nella notte - ricordano nell’appello - hanno ricevuto sui loro telefoni un avvertimento da parte dell’esercito israeliano per l’evacuazione
di tutta la zona nord e centrale della Striscia entro le 14 ora locale del 13 ottobre. Anche le Nazioni Unite hanno ricevuto la stessa comunicazione per la messa in sicurezza di tutto il
loro staff e strutture, comprese scuole ed ospedali. L’area è sotto incessanti bombardamenti da cinque giorni, le strade sono distrutte. A Gaza non esiste un luogo sicuro. Non c’è
elettricità né benzina. Questa richiesta da parte di Israele è irragionevole, non è possibile spostare oltre un milione di persone in poche ore. Sostenere le ragioni di questa decisione oggi
- concludono - significa lasciare indietro civili innocenti che hanno diritto ad essere protetti, inclusi i più vulnerabili tra cui anziani, sfollati, degenti, e centinaia di migliaia di
bambini». Ore 15:12 - Erdogan: «Stiamo lavorando per il rilascio degli ostaggi» «Stiamo lavorando al rilascio degli ostaggi» catturati da Hamas nell’attacco contro Israele. Lo ha affermato
il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante una conferenza trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. «Ma alcuni attori gettano benzina sul fuoco, cosa che mette i nostri sforzi in
pericolo oltre ad aumentare la crisi», ha aggiunto il presidente turco. Ore 15:10 - Nove palestinesi uccisi da forze Israele in Cisgiordania Sono almeno nove i palestinesi uccisi
dall’esercito israeliano in Cisgiordania negli scontri avvenuti durante manifestazioni di sostegno a Gaza. Lo rende noto il ministero della Sanità di Ramallah. Ore 15:06 - Tajani: «Hamas
vuole la guerra e si fa scudo dei civili» «Le iniziative per salvare vite umane ce ne sono tante, bisogna vedere se Hamas risponde positivamente: mi pare che abbia già risposto negativamente
alla proposta egiziana e questa è la dimostrazione che Hamas vuole la guerra e vuole farsi scudo con il popolo palestinese per le sue attività criminali». Lo ha dichiarato il ministro degli
Esteri e vicepremier Antonio Tajani durante una conferenza stampa a Tel Aviv. Ore 15:00 - Il check point fra Gaza e Israele prima e dopo attacco Hamas Immagini satellitari di Planet Labs
Pbc riprese dai media mostrano un check point lungo il confine tra Gaza e Israele prima e dopo essere stato attaccato e occupato da Hamas durante l’incursione in Israele del 7 ottobre.
L’immagine satellitare, scattata il giorno successivo domenica 8 ottobre, ha rilevato danni e aree rase al suolo in diversi punti, rispetto a quella precedente del giugno 2022, che mostra
una struttura integra al valico di Erez. È lo stesso punto dove i miliziani di Hamas hanno lanciato l’attacco a sorpresa , occupando posizioni militari israeliane e posti di controllo lungo
il confine con la Striscia. Ore 14:58 - Tajani: «Hezbollah deve restare nei confini del Libano» «Credo che sia giusto che Hezbollah rimanga dentro i confini del Libano, perché un attacco dal
sud del Libano verso Israele sarebbe una terribile iniziativa destinata a infiammare il Medio Oriente e questo non lo vogliamo». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in
Israele. Ore 14:47 - Ministero della Sanità di Gaza: «Sei palestinesi uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania» Sono saliti a 6 i palestinesi uccisi oggi in Cisgiordania dalle forze
israeliane nell’ambito degli scontri scoppiati durante le proteste palestinesi contro i raid di Israele sulla Striscia di Gaza. È quanto riferisce il ministero della Sanità palestinese,
citato da Al Jazeera. La stessa emittente riferisce che, secondo la Mezzaluna rossa palestinese, sono almeno 124 i palestinesi feriti in Cisgiordania. Ore 14:45 - Gallant: «Nel nostro Dna
millenni di lotta per sopravvivenza» «La forza insita nel Dna di ogni ebreo è collegata ad una lotta per la sopravvivenza durata migliaia di anni. Uno dei risultati non cambia mai: i nostri
nemici cercano di annientarci e alla fine noi sopravviviamo e vinciamo, mentre loro scompaiono»: lo ha affermato il ministro della difesa Yoav Gallant al termine di un incontro con il
segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin. Ore 14:38 - Gli Usa negoziano l'apertura di Rafah per gli stranieri Gli Stati Uniti stanno negoziando l'apertura agli stranieri del valico
di frontiera di Rafah a Gaza. Lo ha affermato un alto funzionario Usa a Doha. Ore 14:27 - Usa: «Israele favorevole ad aree sicure per i civili a Gaza» Israele è favorevole alla creazione di
«aree sicure» per i civili nella Striscia di Gaza in vista della vasta offensiva di terra che si appresta a lanciare. Lo ha detto un alto funzionario Usa all'agenzia France Presse a
Doha. Ore 14:24 - Austin: «Usa schierati con Israele così come con l'Ucraina» «Hamas ha sferrato il suo attacco in momenti di cambiamenti globali. Ma gli Stati Uniti sono il Paese più
potente al mondo. Noi restiamo perfettamente in grado di proiettare il nostro potere e di far fronte ai nostri impegni anche in scenari diversi. Di conseguenza staremo al fianco di Israele
così come siamo al fianco dell'Ucraina»: lo ha affermato il segretario alla Difesa Lloyd Austin in un intervento pronunciato al termine di un incontro a Tel Aviv con il ministro della
difesa israeliano Yoav Gallant e con il capo di stato maggiore, gen. Herzi Halevi. Ore 14:23 - Amnesty: «Forze di Israele hanno munizioni al fosforo bianco» «Il Crisis Evidence Lab di
Amnesty International ha verificato che le unità militari israeliane che colpiscono Gaza sono equipaggiate con proiettili di artiglieria al fosforo bianco». Lo scrive su X
l'organizzazione umanitaria. «Stiamo indagando su quello che sembra essere l'uso del fosforo bianco a Gaza, compreso un attacco vicino a un hotel sulla spiaggia di Gaza City». Ore
14:20 - Meloni: «Non c'è un livello particolare di allerta in Italia» «Non c'è un livello particolare di allerta in Italia, una delle primissime cose fatte nel giorno degli
attacchi di Hamas è stato rafforzare la sicurezza nei luoghi sensibili per le comunità ebraiche». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Maputo spiegando che «i nostri
servizi di sicurezza sono allertati» anche sul rischio emulazione e «alcune valutazioni si devono fare sul controllo di chi entra e arriva da fuori, in particolare dalla rotta balcanica. È
uno degli elementi su cui lavoriamo incessantemente, è una delle ragioni per cui oggi abbiamo ristretto questo visita». Ore 14:15 - Gallant: «Faremo crollare il regime di Hamas per sempre»
«Noi faremo crollare il regime di Hamas. Distruggeremo le sue capacità militari. Provvederemo a far sì che la sua minaccia non incomba mai più sui nostri confini. Sarà un impegno prolungato.
Sarà micidiale. Sarà potente. E sarà una volta per sempre». Lo ha affermato il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant in una conferenza tenuta assieme al segretario Usa alla Difesa
Lloyd Austin. Ore 13:49 - Le Ong si spostano a sud di Gaza per monitorare l'esodo Le organizzazioni umanitarie presenti a Gaza si sono spostate a sud della Striscia per monitorare
l'esodo dei palestinesi. «Abbiamo fatto "una ibernazione", cioè le varie organizzazioni si sono riunite nello stesso posto e poi è stato organizzato un convoglio con macchine
che si sono mosse tutte insieme», spiega all'Ansa Chiara Saccardi, responsabile Medio Oriente di Azione contro la Fame a proposito della situazione nella Striscia di Gaza dove operano
tra le varie organizzazioni, anche Oxfam, Medici Senza Frontiere, Medici del Mondo, Mezza Luna Rossa e il comitato internazionale della Croce Rossa. Ore 13:41 - Kirby: «L'ordine di
evacuare Gaza è un'impresa ardua» La Casa Bianca ha commentato l'ordine israeliano di evacuare entro 24 ore il Nord di Gaza, in totale un milione di palestinesi. Si tratta di una
«impresa ardua», ha detto il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. «Si tratta di molte persone da spostare in un periodo molto breve tempo», ha detto in
un'intervista a Msnbc. «Comprendiamo cosa stanno cercando di fare e perché lo fanno: cercare di isolare la popolazione civile da Hamas, che è il loro vero obiettivo». Ore 13:35 - La
Cina non condanna Hamas: così Xi «delude» Israele (di Guido Santevecchi) Non è il momento degli equilibrismi e del linguaggio ambiguo. Israele ha espresso «profonda delusione» di fronte
all’atteggiamento della Cina nella crisi scatenata da Hamas. In questi giorni Pechino ha invitato a «calma e moderazione» (la formula di rito che apre ogni dichiarazione della diplomazia
mandarina di fronte ai conflitti), si è detta pronta a collaborare con l’Egitto per cercare una soluzione, ha avviato un giro di consultazioni con il suo rappresentante speciale per il Medio
Oriente, Zhai Jun. • Il problema è che, come per la guerra lanciata dalla Russia in Ucraina, anche per l’azione brutale di Hamas la Cina non è disposta a condannare esplicitamente
l’aggressore. Il governo cinese non ha nemmeno definito la strage dei civili e la presa di ostaggi come atto di terrorismo. L’importante è ritrovare «calma e moderazione», secondo la Cina.
Così, quando il plenipotenziario Zhai Jun ha chiamato il ministero degli Esteri israeliano, l’ambasciatore Rafi Harpaz gli ha espresso il forte disappunto per l’ambiguità di fronte ad Hamas,
«per l’assenza di una chiara e inequivocabile condanna della strage di civili innocenti e per la presa di ostaggi» e per il mancato riconoscimento del diritto di Israele a difendersi dal
terrorismo. • A ben vedere, tra le vittime della strategia del terrore orchestrata da Hamas c’è anche il ruolo di «pacificatore globale» che Xi sembra sempre sul punto di voler interpretare.
A fine giugno Benjamin Netanyahu stava preparando una missione a Pechino per incontrare Xi. «Il primo ministro è stanco di aspettare un invito alla Casa Bianca di Washington che non arriva
mai, guarda alla mosse cinesi in Medio Oriente e vuole presentare gli interessi di Israele», dicevano in quei giorni fonti di Gerusalemme. Dopo tutto, Xi si era appena meritato la medaglia
di «statista globale» favorendo a marzo lo storico disgelo tra gli arcirivali sauditi e iraniani. E da tempo la diplomazia cinese si offre come mediatrice anche tra palestinesi e israeliani,
invocando la formula «terra in cambio di pace» e la nascita dello Stato di Palestina. • A metà giugno Xi aveva fatto srotolare il tappeto rosso per Mahmoud Abbas, il presidente
dell’Autorità palestinese in Cisgiordania. Quindi, ricevere Netanyahu a poche settimane di distanza avrebbe riproposto Xi come possibile volonteroso mediatore. Da anni Israele intrattiene
rapporti commerciali intensi con la Repubblica popolare cinese e quindi la missione di Netanyahu avrebbe potuto combinare interessi diplomatici e commerciali. • Come buon auspicio, Xi a
luglio ha spedito a Netanyahu un pacchetto con i quattro volumi della «Governance of China», il compendio dei discorsi tenuti dal presidente cinese nei suoi primi dieci anni di potere
assoluto. Il premier israeliano si fece fotografare mentre sfogliava sorridente uno dei corposi volumi, corredati da firma autografa e dedica del leader mandarino. Il viaggio a Pechino,
immaginato da Netanyahu anche per mettere pressione sulla Casa Bianca, e da Xi per dare una lezione di scaltrezza diplomatica all’America era ancora in preparazione quando Hamas ha lanciato
il suo attacco terroristico. Joe Biden ha subito reagito definendolo «terrorismo barbaro e malvagio» e chiarendo che Israele ha tutto l’appoggio degli Stati Uniti. Xi non ha fatto alcuna
dichiarazione in prima persona, lasciando il compitino al portavoce degli Esteri che ha tirato fuori dal libretto delle istruzioni diplomatiche la formuletta sulla «moderazione» necessaria
per evitare un conflitto. Ci sono voluti due giorni a Pechino per elaborare una dichiarazione più «forte» che stigmatizzato «ogni violenza e attacco contro i civili», ma ha evitato ancora di
denunciare Hamas. Articolo estratto dalla newsletter America-Cina. Per scriverti clicca qui. Ore 13:27 - L'attore israeliano della serie «Fauda» torna a combattere L'attore Idan
Amedi della serie tv «Fauda» che racconta su Netflix il conflitto israelo-palestinese è tra i riservisti che sono stati richiamati in servizio. Ore 13:25 - Hezbollah: «Siamo pronti, agiremo»
«Tutti aspettano di sapere cosa farà Hezbollah. Hezbollah conosce le sue responsabilità. Siamo pienamente preparati e monitoriamo gli sviluppi in ogni momento. Parteciperemo a questa
operazione secondo i nostri piani e la nostra visione». Lo ha affermato, riferisce l'Orient le Jour, Naim Qassem, numero due del partito armato libanese filoiraniano Hezbollah, parlando
alla folla riunita per una manifestazione di sostegno a Gaza nei pressi della moschea Moujtdaba, nella periferia sud di Beirut. Ore 13:22 - La guerra tra Hamas e Israele spiegata (di
Antonio Carioti) La storia del conflitto tra palestinesi e israeliani inizia ancora prima del 1948, anno di nascita dello Stato d'Israele. Tutti i passaggi che hanno portato alla
situazione di oggi, spiegati in maniera chiara per chi - insegnanti o genitori - avesse il desiderio di far comprendere lo scenario ai più giovani. Leggi qui l'articolo. Ore 13:15 - Abu
Mazen: «A Gaza si rischia una seconda Nakba» Il presidente palestinese Abu Mazen ha messo in guardia da una «seconda Nakba» a Gaza: la catastrofe è come i palestinesi chiamano la nascita
dello Stato di Israele e il conseguente esodo palestinese del 1948. Ore 13:14 - Parolin: «La santa Sede pronta mediare per gli ostaggi» «La liberazione degli ostaggi israeliani e la
protezione della vita degli innocenti a Gaza sono il cuore del problema creatosi con l'attacco di Hamas e la risposta dell'esercito israeliano. Sono al centro delle preoccupazioni
di tutti noi, del Papa e dell'intera Comunità internazionale. La Santa Sede è pronta a qualsiasi mediazione necessaria, come sempre. Intanto cerca di parlare con le istanze i cui canali
sono già aperti». Lo dice il cardinale Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, ai media vaticani. Ore 13:13 - Unrwa: «Ordine di evacuazione per Gaza è orrendo» L'Agenzia delle
Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha criticato la decisione di Israele di ordinare a più di un milione di civili nel nord di Gaza di evacuare, definendolo «orrendo». Lo
riporta Sky News. «Ciò porterà solo a livelli di miseria senza precedenti e spingerà ulteriormente la popolazione di Gaza nell'abisso», ha detto il commissario dell'agenzia Onu,
Philippe Lazzarini. Più di 423.000 persone sono già state sfollate, ha affermato. «La portata e la velocità della crisi umanitaria in corso sono agghiaccianti. Gaza sta rapidamente
diventando un inferno ed è sull'orlo del collasso». Ore 13:02 - Segretario Difesa Usa Austin: «Hamas peggio dell'Isis» «Come è noto, io sono colui il quale progettò per primo la
guerra contro l'Isis. Io l'Isis lo conosco bene. Ma questo è peggio di quanto io abbia mai visto con l'isis»: lo ha detto il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin
in un incontro oggi a Gerusalemme con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, commentando l'attacco sferrato sabato da Hamas. Lo ha reso noto l'ufficio del premier. Ore 12:48 -
Scontri tra agenti di Israele e palestinesi a Gerusalemme Est Scontri tra le forze di polizia israeliane e manifestanti palestinesi nella zona di Wadi al-Joz a Gerusalemme est. Lo riportano
i media israeliani, secondo cui non ci sono notizie di scontri in altre parti della città, e la preghiera del venerdì alla moschea di Al-Aqsa non ha visto un numero significativo di fedeli.
Le forze di polizia sono state dispiegate in gran numero in tutta la città in preparazione alle preghiere, per la prima volta dall'inizio della guerra, scrive Haaretz. Ore 12:35 -
Genitori Nir Forti: «Gli hanno sparato al torace» Il giovane Nir Forti, l'italo-israeliano disperso dopo l'attacco di Hamas al rave sul confine della striscia di Gaza, è stato
colpito al torace prima di non essere più rintracciabile. Lo confermano i genitori del ragazzo, al Tg3. L'ultima volta che lo hanno sentito erano le 8 del mattino e «ci ha detto è che
erano stati bloccati dalla polizia», ma «abbiamo capito che era una cosa strana, poi che non era polizia, si vede che lui non ha immaginato che fossero terroristi». Dopo le 8, dice la madre,
«sono riuscita a parlare solo con un suo amico, lui ha detto che ha visto che hanno sparato a Nir nella parte superiore del torace». Ore 12:17 - Von der Leyen e Metsola in Israele:
«Dobbiamo fermare Hamas» La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e la presidente del Pe Roberta Metsola sono atterrate in Israele. «Siamo qui per esprimere la nostra
solidarietà al popolo israeliano in seguito al terribile attacco terroristico di Hamas», scrive von der Leyen su X. «Il terrore non prevarrà. Il modo in cui rispondiamo è importante.
Possiamo - dobbiamo - fermare Hamas. E fare il possibile per mitigare le conseguenze umanitarie», ha aggiunto Metsola. > I have arrived in Israel with @EP_President to express our >
solidarity with the Israeli people in the wake of the horrific Hamas > terrorist attack. pic.twitter.com/4ktjwabx14 > — Ursula von der Leyen (@vonderleyen) October 13, 2023 Ore 12:11 -
Cooperante italiana a Gaza: «Qui è il caos» «Qui è il caos ma cerchiamo di stare attenti, voi cercate di stare tranquilli». A dirlo una cooperante italiana di Azione Contro la Fame che si
trova nella Striscia di Gaza insieme a 19 colleghi, la maggior parte palestinesi. L'operatrice sta seguendo i profughi «nell'esodo massivo che sta coinvolgendo più di un milione di
persone». Lo riferisce Chiara Saccardi, responsabile Medio Oriente di Azione contro la fame. La giovane cooperante, originaria del nord Italia, riesce a sentire quasi tutti i giorni i suoi
parenti. Ore 12:08 - Israele: «Hamas usa i tetti delle case civili per lanciare droni» Hamas usa i tetti delle case a Gaza come siti di lancio di droni ostili. Lo ha detto il portavoce
militare israeliano secondo cui l'aviazione ha colpito decine di questi luoghi di lancio. «Questa - ha detto - è un'ulteriore prova che Hamas usa deliberatamente edifici civili a
scopo militare». Ore 12:02 - Re Abdallah a Blinken: «Servono corridoi umanitari a Gaza C'è urgente bisogno di stabilire «corridoi umanitari per Gaza e consentire alle organizzazioni
internazionali di operare liberamente». Lo ha detto - citato dalla Petra - re Abdallah di Giordania incontrando ad Amman il segretario di stato Usa Antony Blinken. Poi ha sottolineato
l'importanza che la guerra non coinvolga la Cisgiordania. Ore 11:57 - Ministro Esteri Israele: «Italia nostro stretto alleato» «L'Italia è uno stretto e importante alleato dello
Stato di Israele. La visita qui oggi ne è un'ulteriore prova». Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen. «Ringrazio il mio buon amico, il ministro degli Esteri Tajani
per il vostro sostegno e la vostra solidarietà e per essere venuto al sud per mostrare al popolo di Israele, all'Italia e al mondo che l'Italia è con il popolo di Israele e
sostiene il nostro diritto, senza riserve, di difendere i nostri cittadini contro l'organizzazione terroristica assassina Hamas». Ore 11:56 - Due razzi di Hamas cadono su Sderot, al
confine con Gaza Due razzi degli ultimi lanciati da Hamas a Gaza sono caduti a Sderot, cittadina israeliana a ridosso della Striscia. Uno di questi - secondo le prime informazioni - ha
centrato una casa ma al momento non si hanno notizie di vittime. Ore 11:41 - Hamas: «Lanciati missili sull'aeroporto di Tel Aviv» Hamas ha lanciato un attacco missilistico
sull'aeroporto di Tel Aviv Ben Gurion. Lo rende noto l'ala militare in un comunicato riportato dalla Tass. Ore 11:39 - Hagari: «L'evacuazione di Gaza City richiederà tempo»
«Comprendiamo che l'evacuazione della popolazione richiederà tempo. Stiamo adesso verificando le cifre»: lo ha affermato il portavoce militare di Israele Daniel Hagari. Commentava
l'ordine impartito «con volantini, messaggi radio e telefonici, e sul web» alla popolazione di Gaza di spostarsi subito a sud del Wadi Gaza per motivi di sicurezza. A suo parere
potrebbero essere necessarie «più di 24 ore». Hagari ha rilevato che similmente in questi giorni anche un numero molto elevato di israeliani è stato costretto ad abbandonare le proprie
abitazioni situate nel sud e nel nord di Israele per raggiungere località più sicure. Ore 11:34 - Putin: «Perdite civili inaccettabili se Israele entra a Gaza» Un'offensiva di terra
israeliana nella Striscia di Gaza porterà a perdite civili «inaccettabili», ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce l'agenzia Interfax. Ore 11:32 - Tajani: «Hamas
come l'Isis e i nazisti, priorità salvare ostaggi» «Hamas è come l'Isis, come le Ss, come la Gestapo: fanno le stesse cose, sono terroristi, degli assassini e stanno utilizzando
come scudo il popolo palestinese, cosa che non è giusta. Bisogna evitare che ci siano altri morti innocenti». Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in visita
nel sud di Israele. Aggiungendo: «Per l'Italia la priorità è il salvataggio degli ostaggi. Faremo del nostro meglio per il salvataggio di questa gente innocente». E ancora: «Siamo qui
per dare la nostra solidarietà a Israele, sperando che si possa avere la pace e che la reazione di Israele sia una reazione che non provochi troppi drammi tra la popolazione civile. Ma
Israele ha il diritto di difendersi e sono convinto che avrà una reazione proporzionata e farà di tutto per colpire solo Hamas». Ore 11:25 - Hagari: «La sorte degli ostaggi è una priorità
assoluta» La sorte degli ostaggi catturati da Hamas rappresenta per Israele «una priorità assoluta». Lo ha affermato il portavoce militare di Israele Daniel Hagari che si è rifiutato di
commentare le notizie diffuse da Hamas secondo cui 13 di ostaggi sarebbero morti nei combattimenti. «In merito - ha affermato - necessitiamo informazioni attendibili, basate sulle nostre
fonti». Hagari ha precisato che finora l'esercito ha informato 120 famiglie israeliane che i loro congiunti sono stati fatti prigionieri. «Le verifiche continuano». Ore 11:17 - «Hamas
blocca le strade di Gaza City per impedire la fuga degli abitanti» «Hamas sta erigendo posti di blocco e barriere per impedire agli abitanti di lasciare Gaza City»: lo ha affermato il
portavoce militare di Israele Danie Hagari in una conferenza stampa. «Hamas è peggio dell'Isis, - ha aggiunto. - Ora ha gettato la maschera». Richiesto se nel contesto della evacuazione
forzata degli abitanti di Gaza Israele si asterrà comunque dal colpire gli ospedali, Hagari ha risposto: «Faremo del nostro meglio per non colpire località sensibili. Ma in passato Hamas ha
sfruttato ospedali, scuole e moschee come scudi per difendere le sue infrastrutture militari». Ore 11:12 - Israele: «Almeno 258 soldati uccisi nell'attacco di Hamas» Almeno 258 soldati
israeliani sono stati uccisi nell'attacco di Hamas a Israele. Lo rende noto l'esercito dello Stato ebraico. Ore 11:08 - Israele ai cittadini all'estero: «Evitate le proteste»
Il Consiglio della Sicurezza nazionale e il ministro degli Esteri israeliani stanno facendo appello agli israeliani all'estero di evitare manifestazioni e proteste ovunque siano
programmate dopo l'appello di Hamas alle masse arabe per un giorno di rabbia questo venerdì. Ore 10:55 - La Giordania impedisce le proteste al confine con Israele L'esercito
giordano ha impedito a dimostranti di avvicinarsi alla frontiera con Israele. Lo riporta Haaretz secondo cui i dimostranti chiedono al governo di Amman la condanna degli attacchi a Gaza e la
loro fine. L'esercito sta ricorrendo all'uso di lacrimogeni per tenere i manifestanti lontani dal confine. Ore 10:53 - Oms: «Impossibile evacuare pazienti fragili da Gaza nord»
L'Organizzazione mondiale della salute (Oms) dichiara che è impossibile evacuare i pazienti vulnerabili dagli ospedali nel nord di Gaza. Ore 10:47 - Hamas lancia centinaia di razzi su
Ashkelon Centinaia di razzi sono stati lanciati da Gaza verso Israele, secondo un giornalista dell'Afp, mentre l'esercito israeliano continua a bombardare. Nel giro di un quarto
d'ora è stata lanciata una raffica di razzi, secondo il giornalista. Hamas ha rivendicato il lancio di almeno 150 razzi su Ashkelon, nel sud di Israele, dopo l'annuncio da parte
dell'esercito israeliano alla popolazione della Striscia di ritirarsi dal nord dell'enclave palestinese. Alcune immagini diffuse dai media mostrano numerosi intercettamenti in
cielo da parte dell'Iron Dome sulla città. > The sky of Ashkelon - the "iron dome" is working. > pic.twitter.com/0F0WgU7p4B > — Slava (@Heroiam_Slava) October 13,
2023 Ore 10:41 - Ministro Esteri Iran: «Bisogna rompere l'assedio su Gaza» Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha affermato oggi a Beirut, durante il suo incontro
col leader degli Hezbollah alleati di Hamas, che «bisogna rompere l'assedio imposto sulla Striscia di Gaza». Citato dalla tv al Manar, Amir-Abdollahian ha ribadito che l'Iran è
«solidale con i fratelli palestinesi» e che «bisogna fare di tutto per portare aiuti umanitari» alla popolazione della Striscia. Ore 10:26 - Tajani è arrivato a Tel Aviv Il vicepresidente
del Consiglio e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani è arrivato in Israele. Lo ha annunciato lo stesso Tajani su X. La prima tappa sarà nel sud del Paese, a ridosso di Gaza, luogo
dell'attacco di Hamas. Qui incontrerà il ministro degli Esteri Eli Cohen, vedrà alcuni parenti degli ostaggi e visiterà i posti colpiti dai razzi di Hamas. Nella sede
dell'ambasciata italiana incontrerà alcuni familiari degli italo-israeliani al momento scomparsi. > Arrivato in #Israele ?? > — Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) October 13, 2023
Ore 10:20 - Leader di Hezbollah vede ministro Esteri Iran a Beirut Il leader di Hezbollah ha incontrato il ministro degli Esteri iraniano, in visita in Libano, per discutere «delle posizioni
da adottare» di fronte alla guerra tra Israele e Hamas. Lo ha riferito poco fa il partito libanese filo-iraniano. Secondo un comunicato stampa di Hezbollah, diffuso dalla tv al Manar, il
segretario generale Hassan Nasrallah ha incontrato il capo della diplomazia iraniana, Hossein Amir-Abdollahian, arrivato ieri sera a Beirut. Ore 10:18 - Diplomatico israeliano aggredito a
Pechino Un funzionario dell'ambasciata israeliana a Pechino è stato ricoverato - in condizioni stabili - dopo essere stato aggredito. Lo fa sapere il ministero degli Esteri israeliano,
come riportano i media israeliani. È in corso un'indagine sul movente dell'attacco, non avvenuto all'ambasciata. Agli israeliani e agli ebrei di tutto il mondo è stato oggi
consigliato di stare in allerta, giornata in cui Hamas ha indetto una "giornata di rabbia". Ore 10:09 - La Turchia ha inviato aiuti umanitari per Gaza La Turchia ha inviato aiuti
umanitari per Gaza: aerei militari di Ankara con materiale per l'assistenza hanno raggiunto l'Egitto e da lì gli aiuti saranno portati a Gaza. Lo fa sapere CnnTurk. Oggi il capo
della Diplomazia di Ankara Hakan Fidan ha in programma una visita in Egitto, fa sapere il ministero degli Affari Esteri turco. Ore 09:57 - Patrick Zaki non sarà al Festival della Pace di
Brescia, revocato l'invito dopo le dichiarazioni su Israele Patrick Zaki non è più il benvenuto al Festival della Pace di Brescia. La sindaca Laura Castelletti, come riporta il Giornale
di Brescia, ha revocato l'invito al ricercatore egiziano perché «divisivo. Le sue parole su Israele non rappresentano il messaggio che la città vuol trasmettere». Il riferimento è alle
parole usate da Zaki in un post su Facebook, in cui ha definito il premier israeliano Benjamin Nethanyhau un «serial killer». Leggi qui l'articolo completo. Ore 09:46 - Hamas: «13
ostaggi, inclusi stranieri, uccisi nei raid» Tredici ostaggi, inclusi alcuni stranieri, sono stati uccisi negli attacchi israeliani a Gaza, secondo quanto riferito da fonti di Hamas, citate
da Reuters. Le Brigate Ezzedine Al-Qassam hanno dichiaato in un comunicato che sei degli ostaggi sono stati uccisi in attacchi su due località separate nel distretto settentrionale e altri
sette sono morti in attacchi che hanno colpito tre località nel distretto di Gaza. Ore 09:40 - Teheran: secondo fronte? Possibile se continuano crimini guerra a Gaza L'apertura di un
secondo fronte con Israele è possibile se dovessero continuare i «crimini di guerra» contro i palestinesi ed il blocco a Gaza. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein
Amir-Abdollahian, incontrando i giornalisti in Libano. «Naturalmente, nel caso continuino i crimini di guerra ed il blocco umanitario a Gaza e alla Palestina, è possibile ogni decisione da
parte delle altre correnti della resistenza», ha detto Amir-Abdollahian, riferendosi all' «asse della resistenza» contro lo Stato ebraico. «La continuazione dei crimini di guerra contro
la Palestina e Gaza incontrerà sicuramente reazioni dagli altri assi nella regione», ha aggiunto il ministro degli Esteri iraniano. Ore 09:16 - Il segretario della Difesa Usa Austin è
arrivato in Israele Il segretario della Difesa americano, Lloyd Austin, è arrivato oggi in Israele in segno di solidarietà al Paese dopo l'attacco di Hamas che ha provocato, finora, più
di 1300 morti. Austin incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant, oltre ad alti funzionari del governo. Si tratta della sua terza visita in
Israele come capo del Pentagono, che segue quella di ieri del segretario di Stato Antony Blinken. Ore 09:13 - Tajani: «Al lavoro per soluzione "due popoli, due Stati"» «Si deve
tornare a lavorare alla soluzione dei "due popoli, due Stati"». Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista al
quotidiano La Stampa. Durante il suo viaggio in programma in Israele «sarebbe inutile proporla, questo è chiaro», ha aggiunto, «ma quello dev'essere il nostro obiettivo. Io continuerò a
lavorare in quella direzione». E ancora: «L'Europa deve lavorare per la pace e deve farsi sentire». Mentre sugli aiuti dall'Italia a Israele ribadisce: «Non ci è stato chiesto
nulla. Quando chiederanno, vedremo. Non credo che Israele voglia un'escalation. Noi però dobbiamo difendere il diritto di Israele ad esistere». Ore 09:00 - Esodo in corso da Gaza City,
famiglie in marcia Migliaia di persone stanno lasciando questa mattina le proprie abitazioni a Gaza City e si stanno dirigendo verso sud, in seguito all'avvertimento dell'esercito
israeliano secondo cui il nord della Striscia diventerà zona di operazioni militari. Fonti locali riferiscono che chi non dispone di mezzi di trasporto sta procedendo a piedi con qualche
bagaglio in mano. È una marcia di almeno 10 chilometri, intrapresa da famiglie intere. Una fonte dell'ospedale al-Quds ha detto all'Ansa che medici e pazienti resteranno nella zona
di pericolo, in assenza di ambulanze e di soluzioni adeguate per il ricovero dei malati più gravi. Ore 08:45 - Sono almeno 257 i soldati israeliani morti Le forze israeliane (Idf) hanno
diffuso i nomi di altri 12 soldati uccisi in scontri dall'attacco di Hamas di sabato scorso in Israele. Sale così a 257 il numero dei caduti fra i militari. Lo riferisce Times of
Israel. Ore 08:16 - I riservisti attorno a Gaza arrivati da tutto il mondo per la Grande Vendetta: canti, preghiere, fucili (Di Francesco Battistini, inviato a Nirim al confine con Gaza) «È
nostro dovere lodare il Signore/ ché non ci ha dato la nostra parte come la loro!…». Trema la terra, al tramonto. Un razzo Qassam piove tra le serre, abbandonate di corsa dai braccianti
thai. I cannoni da 155 mm s’ergono al cielo sopra Gaza. Preparatevi alla guerra. Nella polvere d’un crocicchio sterrato sulla strada 234, due chilometri prima degli ulivi dove sono morti a
centinaia i ragazzi del rave, dieci soldati piantano quattro bastoni e un telo blu. Due sono in divisa e pattugliano il nulla, l’M-16 a tracolla. Uno imbraccia una chitarra che sembra un
mitra. Gli altri basculano avanti e indietro, i tefillin bell’e stretti: «… È nostro dovere lodare il Signore/ il nostro destino non è adorare la vanità…». Sono i riservisti. Barbuti o
sbarbati, con o senza cernecchi, gli occhiali da nerd. I ragazzi venuti dall’America, dall’India, dall’Europa a preparare la Grande Vendetta. Gaza è laggiù e si canta al Signore,
guardandola. Oscilla, prega, spara: uno ha mollato una carriera da manager in California, l’altro la luna di miele in Grecia, il terzo l’università a Parigi. 360 mila richiamati: «Vivo a
Francoforte — offre dell’acqua Menachem K., 29 anni, esperto di sicurezza —, m’è arrivata la cartolina un mese fa, quando nessuno immaginava una guerra folle come questa. A fine ottobre
avevo programmato una “vacanza illegale” a Napoli, tre giorni d’alcol e stravizi. Non m’importa: torno a fare il mio dovere. Nessuno di noi s’imbosca». Leggi qui l’articolo completo. Ore
08:10 - L’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi si sposta a sud della Striscia di Gaza L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (l’Unrwa) ha spostato uffici e staff nella
parte sud di Gaza, a seguito dell’annuncio dell’esercito israeliano di evacuare dalla parte settentrionale. L’Urwa ha detto che Israele deve proteggere i civili che sono nelle sue scuole e
nei rifugi che sono «strutture dell’Onu» e che non devono essere attaccate «in accordo con le leggi internazionali». Oltre 200mila persone hanno trovato rifugio in 92 scuole dell’Unrwa
secondo dati Onu. Sono almeno 30 gli allievi delle scuole Onu e 12 i funzionari delle Nazioni Unite morti sotto i bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. Ore 08:02 - Netanyahu
mostra i bimbi massacrati: «Guardate l’orrore» (Di Davide Frattini, inviato a Tel Aviv) Guarda l’orrore. Guardate l’orrore. Benjamin Netanyahu mostra ad Antony Blinken le immagini dei
massacri commessi sabato scorso, i cadaveri recuperati e rimessi insieme — a volte impossibile ricomporli — dai volontari di Zaka. Prima di chiudere i sacchi bianchi con l’etichetta
dell’identificazione, se è già stata possibile, i corpi sono stati fotografati. Sono questi scatti impietriti dai flash che il primo ministro fa vedere al segretario americano in visita a
Tel Aviv. Non sappiamo quanti, non sappiamo quali. Tranne tre. Che Netanyahu ha deciso di rendere pubblici, di far vedere a tutto il mondo, al resto del mondo, li ha diffusi attraverso
l’account ufficiale in inglese del capo del governo, non da quello in ebraico, non dal suo personale, di politico e leader del Likud. Leggi qui l’articolo completo. Ore 07:57 - Portavoce
Hamas a cittadini di Gaza: non ascoltate l’appello di Israele Salama Marouf, capo dell’ufficio stampa del “governo” di Hamas, ha affermato che l’avviso di evacuazione da parte di Israele
rivolto agli abitanti della striscia di Gaza è un tentativo israeliano «di trasmettere e diffondere falsa propaganda, con l’obiettivo di seminare confusione tra i cittadini e danneggiare la
nostra coesione interna». «Esortiamo i nostri cittadini a non impegnarsi in questi tentativi», ha aggiunto la portavoce come riportato dal Jerusalem Post. Ore 07:50 - I piani di Israele per
l’invasione su Gaza: «ripulire» l’area, entrare via terra, sradicare Hamas (Di Davide Frattini, inviato a Tel Aviv) Questa guerra sarà lunga. Lo confermano le mappe che gli strateghi stanno
preparando e i progetti che gli ingegneri stanno disegnando. Il governo ha deciso di costruire in tutta fretta nuovi villaggi con villette prefabbricate per le migliaia di israeliani
evacuati dal fronte sud invaso sabato scorso all’alba. La prima fase — scrive su Haaretz l’analista Anshel Pfeffer — si è proprio concentrata nel rastrellare le zone attaccate e nel
ripulirle dalla presenza di terroristi, qualcuno si può ancora nascondere vicino ai centri abitati. Queste operazioni sono servite anche per permettere agli infermieri volontari di Zaka,
scortati dalle truppe, di recuperare e seppellire i corpi delle oltre 1.200 persone massacrate . «La mossa successiva — continua Pfeffer — è definire gli obiettivi della campagna e
soprattutto della inevitabile incursione di terra. Perché il primo ministro non può permettersi di promettere una vittoria che poi non siamo in grado di ottenere». Leggi qui l’articolo
completo. Ore 07:35 - Esercito israeliano: questa notte attacchi aerei contro 750 obiettivi di Hamas Le forze armate israeliane affermano di aver effettuato attacchi aerei durante la notte
contro circa 750 obiettivi appartenenti ad Hamasnella Striscia di Gaza. Tra gli obiettivi - secondo quanto riferito dall’Idf - c’erano 12 torri a più piani, che conterrebbero risorse di
Hamas. L’esercito afferma di aver colpito anche tre agenti di Hamas. Altri obiettivi includono tunnel, complessi militari, residenze di membri anziani utilizzati come centri di comando
militare, magazzini di stoccaggio di armi e sale di comunicazione. Nel frattempo si è aggiornato il bilancio dei morti palestinesi: sono 1.537, di cui 500 bambini e 276 donne. I feriti
sarebbero 6.612, tra cui 1.644 bambini. Sono invece 423.000 le persone che, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli Affari umanitari (Ocha), sono state costrette a fuggire
dalle proprie case nella Striscia di Gaza sotto assedio. Ore 07:23 - L’ultimatum di Israele: evacuare tutta la popolazione del nord di Gaza entro 24 ore (Di Gianluca Mercuri) Israele ha
comunicato all’Onu che tutta la popolazione del Nord di Gaza — oltre un milione e 100 mila persone — deve essere evacuata verso il Sud della Striscia entro 24 ore. L’Onu, da parte sua, ha
chiesto la revoca dell’ultimatum per motivi umanitari: «Le Nazioni Unite si appellano con forza perché un simile ordine, se confermato, sia ritirato per evitare di trasformare quella che è
già una tragedia in una situazione di calamità», ha detto il portavoce del segretario generale, Stephane Dujarric. È il drammatico sviluppo notturno — trovate tutti gli aggiornamenti sul
nostro sito — di un conflitto arrivato al sesto giorno e che si annuncia lungo e sanguinosissimo. Sul massacro di civili israeliani perpetuato da Hamas si innesta la reazione dello Stato
ebraico nella Striscia, che ha già provocato un numero di morti superiore a quello degli israeliani uccisi sabato. Nessun conflitto si presta alla sintesi giornalistica meno del conflitto
israelo-palestinese, tanto più dopo la terrificante svolta di sei giorni fa. Si può però provare a fissare dei punti, a cominciare dalla posizione dei principali soggetti in campo: • Israele
non vuole che il mondo dimentichi così presto l’orrore del 7 ottobre, e per questo il suo premier mostra le foto dei bambini trucidati, presupposto della reazione politico-militare e
dell’umana e inevitabile vendetta. Sa, Israele, che più gente morirà a Gaza, più scemerà l’ondata di solidarietà che ha sperimentato in questi giorni. Ma Israele ha bisogno di molti morti:
per distruggere Hamas e per ristabilire l’immagine di inesorabilità che vacilla da quando le sue difese sono state clamorosamente travolte. • Hamas ha messo in preventivo la strage che hanno
cominciato a subire gli altri bambini, i figli di Gaza, dove più della metà degli abitanti ha meno di 18 anni e il 40% meno di 14: per molti osservatori la vuole, la strage dei suoi, per
trascinare Israele nella trappola della delegittimazione e costringere i Paesi arabi a interrompere il percorso di normalizzazione avviato con lo Stato ebraico. • La comunità internazionale
comincia a mostrare incertezze, anche quelle prevedibili: sa che è semplicemente impensabile pretendere che Israele non reagisca con una durezza mai vista e ribadisce la sua vicinanza al
Paese che sabato scorso ha subito il più spaventoso attacco della sua storia. Sa anche che lo sradicamento totale di Hamas è impossibile senza un altissimo numero di vittime collaterali. Ma
non si nasconde — da ieri non lo fa nemmeno l’America — che c’è un livello oltre il quale la carneficina a Gaza rischia di provocare una conflagrazione incontrollabile, che può estendersi
rapidamente alla Cisgiordania, al Libano, alla Siria, all’Iran. La domanda che ci accompagnerà per i prossimi giorni, settimane, mesi è dunque questa: qual è quel livello? E cioè: quanti
morti potranno esserci a Gaza perché la vendetta di Israele sia moralmente e politicamente accettabile dal mondo civile, e da Israele stessa? La risposta israeliana è: tutti morti necessari
all’annientamento di Hamas, senza limiti. La risposta di Hamas è: tutti i morti necessari alla riprovazione araba e internazionale nei confronti di Israele, senza limiti. La risposta della
comunità internazionale è: dei limiti ci vogliono, ma nessuno sa quali. Diecimila? Difficilmente basteranno. Cinquantamila? Probabilmente troppi per tutti. Il rischio è che i calcoli,
politici e necrologici, sfuggano a tutti. Ore 06:51 - Israele ordina l'evacuazione di tutti i civili da Gaza City L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione di «tutti i
civili da Gaza» verso sud dell'enclave palestinese nel settimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. In una nota, l'esercito israeliano ha chiesto «l'evacuazione di tutti i
civili di Gaza City dalle loro case a sud per la loro sicurezza e protezione e lo spostamento nell'area a sud di Wadi Gaza», un corso d'acqua situato a sud della città. «Sarà
permesso di tornare a Gaza City solo quando verrà fatto un altro annuncio che lo consentirà», ha aggiunto l'esercito. «L’organizzazione terroristica di Hamas ha condotto una guerra
contro lo Stato di Israele e Gaza City è un’area in cui si svolgono operazioni militari. Questa evacuazione è per la vostra sicurezza», continua l’esercito. «Potrete tornare a Gaza City solo
quando verrà fatto un altro annuncio che lo permetta. Non avvicinatevi all’area della barriera di sicurezza con lo Stato di Israele». Ore 06:44 - Msf: stop all'uccisione di civili da
entrambe le parti Medici Senza Frontiere (Msf) chiede la cessazione immediata dell'uccisione di massa di civili perpetrata da Hamas e dai massicci attacchi a Gaza da parte di Israele.
L'organizzazione umanitaria chiede anche la creazione di spazi e passaggi sicuri per le persone, e che sia garantito loro un accesso sicuro a cibo, acqua e alle strutture sanitarie, con
la riapertura del valico di frontiera di Rafah con l'Egitto.. A Gaza, intrappolati fra la popolazione civile, ci sono anche circa 300 operatori di Medici Senza Frontiere e alcuni hanno
subìto la perdita di familiari sotto le bombe israeliane. «Gli attacchi aerei stanno demolendo intere strade, isolato per isolato. Non c'è posto per nascondersi, né tempo per riposare.
- ha dichiarato Matthias Kennes, capomissione a Gaza di Msf -. Alcuni luoghi vengono bombardati per notti consecutive. Sappiamo com'è andata nel 2014 e nel 2021, sono morte migliaia di
persone. Ogni volta i nostri medici vanno al lavoro senza sapere se rivedranno le loro case o le loro famiglie. Ma dicono che questa volta è diverso. Questa volta, dopo cinque giorni, ci
sono già stati 1.200 morti. Cosa possono fare le persone? Dove possono andare?». Ore 05:32 - Israele: evacuare la zona nord della Striscia di Gaza. L'Onu chiede di revocare
l'ordine Israele ha ordinato l'evacuazione entro 24 ore della parte settentrionale della Striscia di Gaza, dove vivono 1,1 milioni di palestinesi. Una decisione che ha scatenato
l'immediata reazione dell'Onu, che ha chiesto a Israele di revocare l'ordine : lo ha reso noto un portavoce del Palazzo di Vetro. «Le Nazioni Unite si appellano con forza
perché un simile ordine, se confermato, sia ritirato per evitare di trasformare quella che è già una tragedia in una situazione di calamità», ha affermato il portavoce del segretario
generale, Stephane Dujarric. Ore 05:12 - Onu, a Gaza e in Cisgiordania 50 mila donne incinte rimaste senza cure L'Onu ha lanciato un appello di emergenza per donazioni del valore di 294
milioni di dollari per soddisfare i «bisogni urgenti» dei residenti più vulnerabili della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, dove più di 400.000 palestinesi hanno abbandonato le loro
case negli ultimi giorni e circa 50.000 donne incinte che non hanno più accesso alle cure. Ore 05:02 - Pesanti bombardamenti nella notte su Gaza Pesanti bombardamenti israeliani stanno
colpendo anche nella notte la Striscia di Gaza, in particolare nei pressi del confine. Lo testimoniano video postati sui social dai residenti e una nota dell'Aeronautica israeliana.
«Anche di notte, e in qualsiasi momento, centinaia di aerei IAF continuano ad attaccare con forza e a danneggiare gravemente le capacità del nemico»: è il commento a un video postato
dall'Aeronautica israeliana sui social. Israele afferma di aver sganciato in sei giorni 6.000 bombe, per un peso di 4.000 tonnellate, sugli obiettivi di Hamas a Gaza, colpendo oltre
3.600 obiettivi. Ore 02:59 - Blitz delle forze speciali israeliane, salvati 250 ostaggi «L'unità d'élite della Flotilla 13 è stata schierata nell'area circostante la barriera
di sicurezza di Gaza in uno sforzo congiunto per riprendere il controllo della postazione militare di Sufa il 7 ottobre. I soldati hanno portato in salvo circa 250 ostaggi in vita. Oltre 60
terroristi di Hamas sono stati neutralizzati e 26 arrestati, tra cui Muhammad Abu A'ali, il vice comandante della divisione navale meridionale di Hamas». Lo scrivono le Forze di Difesa
israeliane (Idf) in un post su X. > The Flotilla 13 elite unit was deployed to the area surrounding the > Gaza security fence in a joint effort to regain control of the Sufa >
military post on October 7th. > > The soldiers rescued around 250 hostages alive. > > 60+ Hamas terrorists were neutralized and 26 were? > pic.twitter.com/DWdHKZgdLw > —
Israel Defense Forces (@IDF) October 12, 2023 Ore 01:53 - I morti a Gaza sono 1537, fra loro 500 bambini e 276 donne Sono 1.537 i palestinesi morti nell'offensiva israeliana sulla
Striscia di Gaza, di cui 500 bambini e 276 donne: lo ha riferito il Ministero della Salute dell'enclave, citato dal Washington Post. I feriti sarebbero 6.612, tra cui 1.644 bambini.
Intanto l'Aeronautica militare israeliana ha riferito su X di aver sganciato 6mila bombe su Gaza dall'inizio dell'offensiva e di aver ucciso centinaia di militanti di Hamas e
danneggiato molte infrastrutture del movimento islamico. Ore 01:50 - Onu, gli sfollati a Gaza sono più di 423mila Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli Affari
umanitari (Ocha), più di 423.000 persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case nella Striscia di Gaza sotto assedio e bombardata dall'esercito israeliano. Il numero di
sfollati in questo territorio densamente popolato da 2,3 milioni di abitanti è salito da 84.444 persone a 423.378, secondo una dichiarazione dell'ufficio delle Nazioni Unite. Ore 01:35
- Senato Usa chiede sanzioni contro chi finanzia Hamas Il Senato americano lunedì voterà una mozione per chiedere alla comunità internazionale di imporre sanzioni per limitare il flusso di
denaro e di armi alla milizia di Hamas, dopo la sanguinosa offensiva del 7 ottobre in Israele. Trenta Democratici e 27 Repubblicani hanno firmato il testo che dichiara piena solidarietà a
Israele e impegna gli Stati Uniti a fornire assistenza militare. Ore 01:33 - Egitto invita i palestinesi a restare a Gaza Il presidente egiziano, Abdel Fattah El-Sisi, ha affermato, secondo
quanto riporta il Guardian, che gli abitanti di Gaza devono «restare saldi e rimanere nella loro terra» mentre sono crescenti le richieste al Cairo di consentire un passaggio sicuro ai
civili in fuga da Gaza. L'unica via d'uscita praticabile per la fuga è attraverso il valico di frontiera di Rafah tra Egitto e Gaza. Ore 01:27 - Londra invia aerei di sorveglianza,
due navi da guerra e 3 elicotteri Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha parlato con Benjamin Netanyahu per confermare il sostegno del paese a Israele in seguito all'attacco di
Hamas. Lo ha comunicato un portavoce di Downing Street, secondo quanto riporta il quotidiano The Guardian. Sunak ha confermato che il Regno Unito ha autorizzato l'invio di un
significativo pacchetto di sostegno nella regione, tra cui aerei di sorveglianza della RAF, due navi della Royal Navy e tre elicotteri Merlin. Ore 01:05 - Human Rights Watch: Israele ha
usato a Gaza anche il fosforo bianco Human Rights Watch «ha verificato, sulla base di video e resoconti di testimoni, che le forze israeliane hanno utilizzato fosforo bianco nelle operazioni
militari in Libano e Gaza rispettivamente il 10 e 11 ottobre 2023. I video mostrano molteplici esplosioni aeree di fosforo bianco sparate dall'artiglieria sul porto di Gaza City e su
due località rurali lungo il confine tra Israele e Libano». È quanto scrive l'associazione umanitaria. Il fosforo bianco, che può essere utilizzato come cortina di fumo o come arma,
prosegue HRW, «ha il potenziale di causare danni ai civili a causa delle gravi ustioni che provoca e dei suoi effetti persistenti a lungo termine sui sopravvissuti. Il suo utilizzo in aree
densamente popolate di Gaza viola il requisito previsto dal diritto internazionale umanitario». Ore 01:01 - Deride anziana israeliana presa in ostaggio, chiusa pizzeria in Cisgiordania I
soldati israeliani dell'Idf hanno chiuso una pizzeria di Hawara, in Cisgiordania, dopo che sui social aveva postato una pubblicità che derideva un'anziana israeliana presa in
ostaggio da Hamas. Lo riferisce Haaretz. I militari sono intervenuti dopo che la tv Channel 12 aveva mostrato la pubblicità e un gruppo di coloni aveva tentato di assaltare il locale. I
soldati e la polizia di frontiera sono intervenuti e hanno disperso i coloni, fermando due di loro. Ore 00:58 - Militanti di Hamas avevano mappe dettagliate di città e basi militari
israeliane I militanti di Hamas era muniti di mappe dettagliate di città e basi militari che volevano colpire quando sono entrati in Israele per attaccare. I documenti scritti in arabo sono
stati recuperati dai luoghi dell'attacco e sono ora all'esame delle autorità israeliane. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che le carte indicano che fin
dall'inizio nel mirino non c'erano solo le installazioni militari ma anche i civili. I documenti offrono inoltre la possibilità di valutare le informazioni di intelligence in
possesso di Hamas e il grado di pianificazione dell'attacco. Ore 00:55 - Hamas accusa Israele di genocidio a Gaza Hamas accusa Israele di aver compiuto un «genocidio» a Gaza. Ghazi
Hamad, alto funzionario di Hamas, in una dichiarazione video ad Al Jazeera, parlando in inglese, ha sostenuto che «i Paesi occidentali che offrono aiuto militare a Israele partecipano
all'uccisione dei palestinesi invece di cercare una soluzione al conflitto e all'occupazione». Secondo Hamad «non esiste un'area sicura in cui le persone a Gaza possano
cercare rifugio o riparo. Ogni area e ogni edificio è sotto possibile attacco. Tutti sono presi di mira e vulnerabili agli omicidi di Israele, comprese donne, bambini, anziani e persino i
disabili». Poi Hamad ha denunciato l'assedio «illegale e immorale» da parte di Israele a Gaza che impedisce l'ingresso nel territorio di carburante e forniture umanitarie. «I
leader israeliani - dice Hamad - stanno dando chiare istruzioni al loro esercito di compiere un genocidio contro più di due milioni di cittadini nella Striscia di Gaza. Siamo di fronte a
crimini senza precedenti nella storia moderna». Ore 00:51 - Blinken arrivato a Amman, incontrerà Abbas e il re di Giordania Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato ad
Amman, in Giordania. Lo riporta la Cnn che ricorda che Blinken incontrerà nel corso della giornata il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il re giordano Abdullah II. Dopo la Giordania,
Blinken si recherà in Qatar, uno degli attori chiave nei colloqui con Hamas per cercare di ottenere il rilascio degli ostaggi del gruppo terroristico, scrive la Cnn. Ore 00:48 - Lancia
pietre contro i soldati israeliani, 17enne ucciso in Cisgiordania Un palestinese di 17 anni è stato ucciso da un colpo di arma da fuoco nella città di Qalqilyah, in Cisgiordania. Lo scrive
Haaretz, spiegando che il portavoce dell'Idf, le forze armate israeliane, ha affermato che il giovane sarebbe stato ucciso da soldati di Israele perché lanciava pietre. Secondo il
ministero della Sanità palestinese a Ramallah, il defunto è Mehdi Majed Salim, del villaggio di Jayyus. Ore 00:46 - Usa: Fbi in allerta dopo le minaccia di Hamas L'Fbi in allerta dopo
la chiamata alla mobilitazione di Hamas per oggi. «Siamo a conoscenza della chiamata all'azione che potrebbe portare a manifestazioni negli Stati Uniti - afferma l'Fbi -. Lavoriamo
con i nostri partner nelle forze dell'ordine per condividere informazioni e identificare e distruggere ogni minaccia che potrebbe emergere». Ore 00:43 - Oms: da sabato a Gaza uccisi 11
operatori sanitari L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) afferma di aver documentato 34 attacchi contro le forniture di assistenza sanitaria a Gaza da quando i raid di
ritorsione di Israele sono iniziati sabato scorso. Undici operatori sanitari in servizio sono stati uccisi e 16 feriti. Lo riporta la Bbc. L'Oms afferma inoltre che l'accesso delle
squadre mediche di emergenza sul campo è stato ostacolato dai danni subiti dalle infrastrutture. Diciannove strutture sanitarie e 20 ambulanze hanno subito danneggiamenti, conclude
l'organizzazione. Ore 00:40 - Casa Bianca: 27 i cittadini Usa uccisi, 14 i dispersi «Il numero di americani uccisi è salito a 27 e il numero di dispersi oggi è a 14. Stiamo ovviamente
facendo tutto il possibile per sostenere e informare le famiglie». Così durante un briefing alla Casa Bianca, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby. Il contatto con i
funzionari israeliani è costante, ha spiegato Kirby, per ottenere il maggior numero di informazioni possibili e a partire da domani, il governo degli Stati Uniti organizzerà voli charter per
garantire il trasporto da Israele verso destinazioni europee. Ore 00:37 - Macron: Hamas è terrorismo, cerca la distruzione totale di Israele «Hamas è terrorismo. Cerca la distruzione di
Israele». Lo afferma il presidente francese Emmanuel Macron su `X´. «Parlo a nome di tutti noi - dice Macron - quando dico che condividiamo il dolore di Israele. Siamo legati a Israele dal
dolore del lutto. In questo momento, 13 nostri connazionali sono morti durante gli attacchi. Risultano dispersi 17 connazionali, tra bambini e adulti, alcuni dei quali sicuramente tenuti in
ostaggio. Faremo di tutto affinché vengano rilasciati». 13 ottobre 2023 (modifica il 14 ottobre 2023 | 06:58) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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